Chirurgia vertebrale mini-invasiva: Pesaro tra i pionieri

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PESARO – Al San Salvatore è partita la due giorni di training per l’apprendimento dell’innovativo sistema Altum. L’ospedale è uno dei pochi centri scelti in Italia per la sua presentazione. Quattro i primi operati con questa tecnica, sotto la supervisione del suo ideatore Greg Anderson. 

Letterio Morabito, direttore dell’unità di Neurochirurgia del San Salvatore: “La scelta del nostro ospedale ci ha onorato”

 

E’ un’equipe soddisfatta ed emozionata quella dell’unità di Neurochirurgia dell’ospedale San Salvatore di Pesaro per la due giorni di training che si è aperto oggi e che  consacra il reparto come una delle poche eccellenze in Italia nel campo della chirurgia vertebrale mini-invasiva. Si tratta di una nuova frontiera della medicina, importata dagli Stati Uniti, e che è destinata a divenire il futuro nelle operazioni per la stenosi del canale lombare.

Un futuro che è già diventato realtà nel nosocomio pesarese, dove è stato ospitato Greg Anderson, professore dell’Università di Philadelphia e ideatore di questo innovativo sistema  mini-invasivo chiamato Altum.

Anderson ha spiegato la sua tecnica direttamente sul campo, effettuando quattro interventi nella sala operatoria del reparto di Neurochirurgia di Pesaro, alla presenza del personale medico locale e di altri otto rinomati chirurghi del settore provenienti dal Nord e Centro Italia appositamente per imparare la nuova metodica.

Prima del sistema Altum, per combattere la patologia invalidante della stenosi lombare che provoca crescenti difficoltà deambulatorie e che è presente in percentuale maggiore in soggetti di età medio-alta, c’era il classico intervento di laminectomia per allargare il canale con una tecnica a cielo aperto e quindi molto invasiva. L’idea di Anderson, invece, costituisce il primo ed unico sistema monouso, sterile e mini-invasivo, apportando numerosi vantaggi sia durante che dopo l’operazione.

Con Altum si interviene con un’osteotomia bi-peduncolare percutanea con separazione, allungamento e blocco dei peduncoli, andando ad agire di volta in volta solo sulla zona interessata. Il sistema si compone di un set dotato di quattro kit confezionati singolarmente e contenenti gli strumenti necessari per l’operazione. Sono disponibili tre kit diversi, in base alle differenti misure dei peduncoli vertebrali dei pazienti.

I kit contengono anche una vite in lega di titanio che viene introdotta per via percutanea nel peduncolo della vertebra, permettendo di sezionarlo ed allungarlo secondo la necessità, allargando così il canale fino al 100%. L’osteotomo utilizzato è il primo ed unico strumento in grado di tagliare l’osso dall’interno verso l’esterno, agendo separatamente su zone più spesse e più sottili. Il dispositivo è inoltre compatibile con esami di risonanza magnetica e tomografia computerizzata. La metodica è però sconsigliata a chi soffre di grave osteoporosi, per il rischio di frammentazione dell’osso.

I vantaggi di questa tecnica sono molteplici: i tempi necessari per l’intervento sono ridotti, e contenuti a 30 minuti-un’ora, si abbassa notevolmente il rischio di infezioni e sanguinamento, e la guarigione è molto più rapida, con possibilità di essere dimessi anche nello stesso giorno dell’operazione. Questa tipologia di intervento permette di preservare la mobilità della colonna vertebrale, eliminando tensioni anomale e complicanze.

Un sistema mini-invasivo veramente rivoluzionario, e che ora si sta affacciando anche nel nostro Paese. Pochi sono gli ospedali che sono stati scelti per la presentazione del sistema Altum, e il San Salvatore è rientrato tra questi, dopo un’attenta cernita da parte dello staff americano. L’ospedale di Pesaro, d’altra parte, ha alle spalle una storia di numerosi casi trattati con chirurgia mini-invasiva in diversi settori, in particolare con procedure “image-guided”.

Soddisfatto il dottor Letterio Morabito, direttore dell’unità di Neurochirurgia del San Salvatore. “La scelta del nostro ospedale ci ha onorato – ha commentato Morabito-, ci siamo già presi l’impegno di mettere in atto altri momenti formativi, con lo scopo di diffondere questa tecnica anche ad altri colleghi che non hanno potuto sperimentarla direttamente con il professor Anderson”.

Il sistema Altum è prodotto dall’americana Innovative Surgical Designs Inc. con un processo di produzione in ambiente strettamente controllato, ed è distribuito in esclusiva in Italia dalla Advanced Medical Supplies.

Dida foto: Greg Anderson professore dell’Università di Philadelphia; Letterio Morabito, direttore dell’unità di Neurochirurgia del San Salvatore; Edoardo Berselli, direttore di presidio Ospedali Riuniti Marche Nord

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