MARCHE – “Con il voto di oggi è stata salvata l’unità e l’autonomia della regione Marche. Sono soddisfatto del voto positivo espresso dal consiglio regionale alla mozione che ho presentato, che vuole evitare uno spezzatino delle Marche che invece il PD vorrebbe fare in Parlamento”; così Mirco Carloni, capogruppo in consiglio regionale di Area Popolare.
“Mentre Ceriscioli, incontrando i presidenti di Marche, Toscana ed Umbria, ha voluto schiacciare l’acceleratore in merito alla creazione di una maxi regione del centro italia, il suo partito in Parlamento si muove in modo assai diverso. Infatti un DDL da tempo in discussione negli ambienti romani, a firma Roberto Morassut e Raffaele Ranucci del Pd, prevede proprio lo “smembramento” delle Marche. Secondo il progetto del PD non solo la provincia di Pesaro-Urbino dovrebbe essere assorbita dalla nuova Emilia-Romagna, ma il resto del territorio marchigiano, da Ancona in giù, verrebbe inglobato dentro una nuova Regione Adriatica comprendente anche Abruzzo e provincia di Rieti. Davanti all’ipotesi di dividere le Marche in due ho ritenuto necessario presentare un documento che ponesse al centro dell’attenzione proprio l’unità della nostra regione che rappresenta un valore imprescindibile”.
“Sono soddisfatto dell’approvazione e del voto anche del PD marchigiano e ritengo importante che l’assemblea regionale si sia finalmente espressa dando a Ceriscioli un preciso mandato. Ora è bene che Ceriscioli, fatta salva l’unità regionale, ascolti la voce dell’aula anche quando sarà il momento di entrare sul merito delle scelte di accorpamento e non si avventuri in progetti senza un preciso input politico del consiglio, altrimenti rischia di non essere in grado di tutelare gli interessi regionali e di farsi schiacciare dal maggior peso politico del PD romano”.