Carloni. Accordo CETA, le Marche difendano il made in Italy

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ANCONA – “Occorre bloccare la ratifica del trattato di libero scambio con il Canada (Ceta). La Regione Marche ha il dovere di raccogliere il grido di allarme lanciato oggi dalla Coldiretti e dai tanti agricoltori della nostra regione presenti a Roma”, così il consigliere regionale Mirco Carloni (Area Popolare) interviene a sostegno della Coldiretti, organizzatrice della manifestazione nazionale contro l’accordo internazionale CETA.
“Il CETA rappresenta una seria minaccia al made in Italy e ai nostri prodotti di eccellenza, poiché legittima le imitazioni agroalimentari italiane, ed apre le porte all’ingresso di grano duro e di carne a dazio zero. Questo accordo costituirebbe un grave danno all’intero settore agroalimentare della nostra regione che si è sempre distinto per la qualità dei suoi prodotti. La svendita dei marchi più conosciuti del Made in Italy agroalimentare, grazie ai quali siamo conosciuti in tutto il mondo, non sarebbe solo un danno economico senza precedenti, ma costituirebbe anche un pericoloso precedente nei negoziati con altri Paesi che si sentirebbero legittimati a chiedere le stesse concessioni”.
“La Regione Marche intervenga subito a tutela del made in Italy e a sostegno dei tanti lavoratori del settore e si mobiliti subito affiche’ questo accordo non venga retificato creando un serio rischio per l’economia della nostra Regione”

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