Arrestato latitante romano, sorpreso mentre fumava una sigaretta in stazione a Fano

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FANO – Stazione Ferroviaria di Fano. Ore 23.00 circa. Ultimo treno regionale in transito. Un passeggero approfitta della fermata per fumare una sigaretta. Lungo i binari ci sono i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Fano. La faccia non convince “prego, fornisca i documenti”. Di risposta scuse quali “non ho i documenti con me, li ho dimenticati, anzi forse li ho smarriti, anzi non li ho mai avuti”. E’ il solito rituale. Preso e condotto in caserma, dal controllo delle impronte emerge a carico dell’uomo un mandato di cattura per rapina spiccato dal Tribunale di Bologna.
L’uomo, M.S. 51enne romano, senza fissa dimora, viene tratto in arresto e condotto in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Episodi come questo succedono frequentemente. La stazione ferroviaria negli orari sensibili è sempre presidiata dai Carabinieri e dalle altre Forze di Polizia. Esiste da tempo un piano di coordinamento disposto dal Prefetto per evitare sovrapposizioni. La Centrale Operativa dei Carabinieri è in collegamento costante con la centrale della Polizia: in caso di emergenza il supporto è immediato. Spesso le forze di polizia, per motivi di sicurezza, intervengono congiuntamente. Carabinieri e poliziotti si conoscono personalmente, fanno lo stesso lavoro e vivono le stesse difficoltà.
Stesso discorso con la polizia municipale. Stretto il coordinamento: lo dimostra il controllo congiunto operato sabato notte per regolamentare gli esercizi pubblici.
Ancora più emblematico il caso della rissa scoppiata nel piazzale difronte la stazione ferroviaria. Dato l’allarme una pattuglia dei vigili urbani è immediatamente corsa in supporto alle pattuglie dei Carabinieri.
Il vero salto di qualità in termini preventivi e repressivi si potrà avere esclusivamente con un sistema di videosorveglianza adeguato alle dimensioni di una città come Fano. Si tratta, come ribadito in ogni sede dal Prefetto Attilio Visconti, di una esigenza prioritaria e improcrastinabile. Nel recente comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, il Prefetto ha nuovamente esortato in tal senso chi di dovere a rompere gli indugi superando ogni resistenza.

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