Approvato a Bruxelles all’unanimità il Parere di Iniziativa di Mattia Tarsi

0
1663

FANO – Tarsi: nuovi posti di lavoro grazie alle Start-Up High-tech Votato all’unanimità in Plenaria del Comitato delle Regione dell’Unione Europea il parere d’iniziativa di Mattia Tarsi dal titolo: “Misure volte a favorire la creazione di ecosistemi di Start-up high-tech”. ! Nella giornata del 7 Ottobre, Mattia Tarsi, in qualità di ex Membro del Comitato delle Regioni all’Unione Europea ( decaduto a Giugno con la scadenza del mandato elettorale in Provincia) ha presentato durante la Sessione della Plenaria a Bruxelles, il parere d’iniziativa su “Misure volte a favorire la creazione di ecosistemi di Start-up hightech”. Il parere prima di arrivare in Plenaria fu discusso nelle apposite commissioni e il 7 Ottobre è stato votato all’unanimità da tutti i membri del cdr dell’Unione Europea. Non si tratta di un documento di lavoro rivolto e destinato esclusivamente ad una cerchia di persone ristretta bensì si tratta di un progetto che ha e dovrà avere un riflesso e un impatto su vasta scala, tale da ingenerare un’opportunità rilevante per tanti giovani motivati e lungimiranti. Tale parere d’iniziativa è stato sviluppato attraverso un’attenta attività di ricerca e studio della materia in oggetto nel quale assai importante è stato l’ausilio di un giovane Dottorando dell’Università di Economia di Urbino il dott. Daniele Giampaoli il quale ha messo in campo le sue competenze e sviluppato tutta una serie di rapporti con svariate realtà a livello europeo che hanno fornito un contributo determinate in questo progetto. Stiamo parlando di un parere d’iniziativa che a livello
locale, provinciale e regionale è e sarà un’opportunità assolutamente vantaggiosa per tanti giovani e per tante realtà il quale troverà terreno fertile solo ed esclusivamente attraverso la predisposizione a livello locale di strumenti, di flessibilità e riduzione de carico burocratico. Scopo di questo parere approvato al Comitato delle Regioni all’Unione Europea, è quello di suggerire delle misure favorevoli alla creazione di ecosistemi di start-up hightech per le quali tecnologia e innovazione rappresentano una leva fondamentale per il vantaggio competitivo. Gli ecosistemi di start-up high-tech sono entità che non è possibile tracciare a priori. A sostegno di tali ecosistemi occorrerà mobilitare la pubblica amministrazione,il sistema imprenditoriale il mondo accademico e tanti studenti. Educare per crescere. Affinché il concetto di start-up sia realizzabile è necessario che tutto il carico burocratico venga visibilmente e tangibilmente ridotto. Occorrerà semplificare e uniformare le normative regionali, rendere disponibili on-line quante più informazioni possibili, rendere disponibili on-line tutte le pratiche da sbrigare, rendere disponibile on-line tutte le informazioni sia in lingua locale che in lingua inglese. Perché siano create le basi per la proliferazione di tali start-up è irrinunciabile la qualificazione di tutto il personale facente parte delle pubbliche amministrazioni regionali e locali e sviluppare nel personale stesso e negl’individui in generale la capacità di progettare e di pensare in digitale. E’ per questo scopo necessario che tutto il personale della P.A sia motivato continuamente e posto nelle condizioni di potersi inserire in tale realtà. A livello locale questo progetto presentato all’’deve essere un campanello d’allarme per tutte le realtà locali come per la nostra città di Fano, la nostra provincia e la nostra regione in quanto rappresenta un’opportunità fattiva e concreta di crescita e innovazione che permetterà a giovani imprenditori motivati di poter sviluppare le loro idee e i loro
progetti. Il tutto non sarà possibile se non si predisporranno tutta una serie di supporti a livello locale capaci di far crescere e proliferare ecosistemi di star-up che rappresentano uno sviluppo economico, culturale e sociale davvero importante. Studi scientifici e dati importanti forniti da pareri esperti affermano che questo fenomeno è il motore trainante dell’Europa e per questo dobbiamo rendere agevole una interazione Europa-Regioni che permetterà un incremento occupazionale al quale non possiamo più voltare le spalle. Un autorevole studio del Boston Consulting Group ha fornito segnali incoraggianti per l’economia europea, sostenendo appunto che l’economia di internet nei mercati sviluppati del G-20 ha un tasso di crescita annuale previsto dell’8% tale da sviluppare una forza lavoro da 1 milione nel 2013 a 2,8 milioni nel 2018. Saranno necessari sforzi ben più intensi e ed efficaci.

Mattia Tarsi
Past Membro del Cdr dell’Unione Europea

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here