Appendicite acuta, al Santa Croce non c’è il chirurgo: “Vada a Pesaro”

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FANO – “Che la sanità nella provincia di Pesaro non sia ben organizzata è risaputo purtroppo da tanto tempo ma gli artefici di questo disastro hanno nomi e cognomi, sia che essi siano i politici che hanno dato l’indirizzo strategico e sia che essi siano tecnici che in autonomia lo stanno attuando. Spacca e Ceriscioli i primi, Capalbo e Di Bernardo i secondi.
Ma quello che mi è successo oggi va oltre qualsiasi malagestione o disorganizzazione: oggi ho capito che il caos in cui è sprofondata la sanità fanese non è casuale, ma scientificamente e cinicamente organizzato, e pure con un ben definito disegno criminale.
Questo pomeriggio ho portato mio figlio dopo la visita dal nostro dottore di famiglia al pronto soccorso di Fano per una sospetta appendicite; la responsabile del triage, molto carinamente mi ha invitato a recarmi a Pesaro perché a Fano non c’è il chirurgo, (si! avete capito bene, in un ospedale manca il chirurgo alle 16.30 di pomeriggio), e che quindi avrei fatto la fila per niente. Arrivati a Pesaro, dove peraltro c’erano solo 3 persone in attesa contro le oltre venti del nostro
pronto soccorso, immediatamente diagnosticano l’appendicite acuta e lo operano con urgenza.
E sono fortunato ad abitare a Fano, l’ospedale di Pesaro è solo a 20 minuti di auto, ma se abitavo a Fossombrone, cosa sarebbe successo? A Fossombrone ormai non c’è più nulla, mi avrebbero mandato a Fano, e da lì a Pesaro, magari dopo ore di attesa in un pronto soccorso inutile perché senza chirurghi, magari nel frattempo l’appendicite diventava peritonite …. Non oso neppure pensare cosa sarebbe potuto succedere. Che a Fano ora non si operi più, ma, come mi hanno detto i medici a Pesaro, solo per interventi di superficie (unghia incarnita, foruncoli, emorroidi…) è più che scandaloso. Ma come, la terza città delle Marche con più di 60.000 abitanti e con un bacino di utenza di oltre 140.000 persone, maggiore addirittura a quello di Pesaro, non ha un Ospedale con la H maiuscola? Cosa è diventato il Santa Croce di Fano, un centro estetico? Cari miei Ceriscioli, Capalbo, Di Bernardo, se credete di prendere in giro metà provincia di Pesaro vi sbagliate di grosso. Sottobanco, nel silenzio generale smontate una istituzione fondamentale della città di Fano che è resistita a ben 2 guerre mondiali, avete già distrutto gli ospedali dell’entroterra, quello di Fossombrone, di Cagli, di Sassocorvaro, e tutto per una vostra chimera, l’ospedale unico, l’ospedale delle eccellenze, l’ospedale degli appalti, … e qui mi fermo. No, miei cari, la Lega Nord non è mai stata al vostro gioco, ha sempre combattuto questa riforma sanitaria, non ha mai voluto la chiusura degli ospedali dell’entroterra e neppure ha mai voluto l’ospedale unico. E continuerà a combattere con ogni mezzo ogni vostra azione finché non abbandonerete questa riforma sanitaria. E sarà inutile il vostro subdolo gioco di non dire nulla, di chiudere, di spostare reparti interi, di minacciare il personale che si oppone all’assurdo piano riorganizzativo, di lasciare partire eccellenze della medicina fanese e pesarese perché stufe di stare sotto la vostra supponenza e arroganza.
La sanità non è di destra o di sinistra, è di tutti gli abitanti del nostro territorio, tutti la vogliamo più efficiente ed efficace, così invece è tutto l’opposto. Ceriscioli deve ripensare il piano sanitario e deve sostituire i dirigenti che hanno distrutto quella bella esperienza di buona sanità che c’era nella nostra provincia. E lo deve fare subito, altrimenti vada a casa, la scuola ha sempre bisogno di bravi professori di matematica”.

Lodovico Doglioni
Commissario Lega Nord Provinciale di Pesaro

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