Anche la Cisl partecipa all’iniziativa dello slot Mob che si svolgerà a Fano

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FANO – “E’ il dramma sociale del nostro tempo e del nostro territorio con un aumento vertiginoso di utenti dell’azzardo sia con strumenti tradizionali ( slot machine gratta vinci ) che con strumenti di scommesse virtuali che sfuggono a qualsiasi controllo. Aumenta la diffusione del gioco on line soprattutto tra i giovani e gli adolescenti
Il gioco d’azzardo on line in Italia è in mano a poche società: 85. Non solo. Le prime 10 detengono il 75% del mercato.
Rispetto al 2011, quando le imprese del settore erano ben 274, c’è stata una costante concentrazione del business in grandi operatori, molti dei quali multinazionali.
Il 41% delle imprese “scomparse” in questi anni in realtà è stato acquisito o si è fuso con altri operatori. Solo il 24% ha effettivamente chiuso l’attività, mentre per il 35% l’uscita dal mercato è dovuta al mancato reintegro concessione. Tra le new entry, 5 sono straniere e hanno puntato finora soprattutto sulla gestione on line delle scommesse sportive e delle slot machine. Il gioco d’azzardo on line vola: nel 2015 la spesa degli italiani è cresciuta del 13%, raggiungendo quota 821 milioni di euro, traguardo mai raggiunto negli ultimi cinque anni. E a trainare l’azzardo on line sono le slot macchine (+41%) e le scommesse sportive (+25%). Gli italiani, inoltre, giocano sempre di più tramite tablet e smartphone: la spesa nel 2015 è stata di 155 milioni di euro. È quanto emerge dal rapporto annuale dell’Osservatorio gioco on line del Politecnico di Milano, promosso insieme all’Agenzia delle dogane e dei monopoli.
Un rapporto che presenta solo la “spesa”, ossia quanto i giocatori hanno perso. Non ci sono invece i dati sulla “raccolta”, che indica l’importo complessivo giocato. Nel 2015 quindi si è puntato molto di più, ma il dato non viene reso noto.
Rispetto al mercato generale del gioco d’azzardo, quello on line rappresenta il 4,8% e ha portato nelle casse dello Stato 205 milioni di euro (+23%). Dal rapporto emerge in particolare che l’aumento delle scommesse sportive è iniziato con lo sbarco in Italia nel 2014 di due multinazionali del gioco d’azzardo: Bet365 e Goldbet.

Nel 2015 gli italiani che hanno puntato almeno una volta on line sono stati 1,5 milioni. La maggior parte uomini, per due terzi residenti al Centro-sud, spende in media 50 euro al mese e con un’età tra i 25 e 44 anni.
E’ un problema che nasce da scelte governative le quali hanno incentivato moltissimo la diffusione del gioco ‘d’azzardo .
Di fronte a questo dramma sociale chiediamo a tutti i sindaci del territorio di operare scelte di contrasto:
adottare immediatamente regolamenti comunali che non permettano la localizzazione delle sale gioco nei centri abitati, nelle vicinanze dalle scuole e dei centri commerciali.
Divieto della pubblicità sui mezzi pubblici

Fiscalità di vantaggio ( azzeramento tassa sui rifiuti e occupazione suolo pubblico; riduzione irpef comunale per i dipendenti dei locali) per i locali che non installano slot machine e non diffondono i sistemi tradizionali ( gratta vinci….)
Promuovere campagne informative in tutti i luoghi pubblici comunali ( uffici comunali scuole) e nei siti istituzionali contro il gioco di azzardo in tutte le sue declinazioni
Regolamentare gli orari di accesso alle sale slot e di gioco d’azzardo
Verifica dei requisiti di acccesso degli utenti ( sono tutti maggiorenni?)
Le amministrazioni comunali abbiano il coraggio di adottare queste scelte
Siamo contenti che il sindaco di Fano aderisca al manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” L’amministrazione comunale di Fano compia scelte coraggiose: sono necessarie per il bene della collettività. Attendiamo”.

Giovanni Giovanelli
CISL FANO

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