TURISMO? E’ SCIENZA. SI FA CON COMPETENZA, VISIONE, SINERGIA.
FANO – “Arriviamo a Agosto, e puntualmente torna in auge il tanto amato tema del Turismo: ormai paragonato ad un “sogno impossibile” dove tutti sono attori protagonisti quando si parla di benefici e risultati positivi, e tutti sono spettatori increduli pronti a puntare il dito quando i risultati mancano ed il sogno diventa incubo.
Quest’anno tutti a puntare il dito verso gli stabilimenti balneari, come fosse veramente loro la colpa se i numeri calano!
E intanto, in questo contesto di confusione, chiaramente dettata da una mancanza di organizzazione del sistema, le nostre città subiscono, l’indotto soffre, gli investimenti stentano: il Turismo, così come l’economia in generale, è una scienza precisa ed i risultati si ottengono con competenze, strategie mirate, investimenti a breve, medio e lungo periodo, sinergia tra pubblico e privato oltre che con tutto il tessuto sociale-associativo.
Il Turismo non si fa con l’approssimazione, né con la nascita sporadica di agenzie di stampo politico, votate a spegnersi alla prima difficoltà. Il Mare, primo prodotto turistico della nostra Regione non basta più, e ci spiace dire che lo avevamo detto già da almeno 6 anni.
I dati sono chiari: oggi le Marche attirano il 4% del turismo nazionale con numeri sul turismo internazionale imbarazzanti. Veramente troppo poco per le peculiarità che il nostro territorio rappresenta per l’Italia, quando per biodiversità, geografia, architettura, possiamo ambire ad essere un riferimento per il Made in Italy. Più volte abbiamo letto sui media che le Marche possono ambire ad essere la nuova Toscana (che oggi fa il 12% del turismo nazionale), ma senza i giusti investimenti ed un lavoro scientifico questo non potrà mai accadere.
6 anni orsono, a Fano avevamo iniziato un lavoro molto importante con un piano strategico che prevedeva investimenti diversificati, a breve, medio e lungo periodo ed una collaborazione con tutti gli attori, economici e sociali della città. Avevamo iniziato a valorizzare i tratti tipici della città, l’enogastronomia, la marineria, le attività all’aria aperta, la storia e la cultura e soprattutto abbiamo iniziato a mettere in rete tutto il sistema Fano in un dialogo aperto con la Vallata del Metauro e del Cesano così da creare un Sistema Integrato ed Organizzato di vallata. Sapevamo già che il mare da solo non sarebbe bastato in futuro. I primi ad essere parte del sistema dovevano essere gli operatori economici, poi associazioni e pro-loco, ed i grandi eventi, di fondamentale importanza, risultavano essere delle vetrine strategiche di tutto il sistema.
Lo scorso anno Fano, ha fatto registrate un picco nelle presenze turistiche, prima città delle Marche per crescita con un +10,48% di presenze, +28,35% di stranieri, mentre le Marche in generale segnavano un +2,9%
Questo percorso andava perseguito con forza e fatto diventare chiave strategica per tutto il territorio regionale: con tutto il rispetto per chi sta dedicando tempo ed economie a nuove idee, a volte anche un po’ discutibili, a cambiare le sorti di un comparto complesso come il turismo non può essere un cambio di rotta ad ogni cambio assessore; non può esserlo per ogni singola città del nostro territorio, figuriamoci per una regione intera. Si può stare ancora a guardare di fronte a tutto questo?
Le Marche intere hanno bisogno di competenza, strategia, visione, sinergia!! Vanno creati dei Sistemi Turistici Integrati, organizzati per vallata che facciano dialogare costa ed entroterra così da rendere tangibile una proposta vera delle Marche, che nasca dall’opera di chi nel turismo ci lavora e ci investe, che comprende mare, artigianalità, enogastronomia, valorizzazione di città e borghi, cultura, natura, bike e trekking e quanto altro necessario. Va strutturata una organizzazione che veda la presenza di chi il turismo può trattarlo in modo scientifico (un destination manager di qualità), che veda al suo interno anche il nostro tessuto sociale ed economico: Nelle Marche possiamo vantare una comunità molto ricca, di piccole-medie imprese, artigiani, associazioni culturali, pro-loco che se messe in rete in modo corretto posso rappresentare una marcia in più nella valorizzazione turistica. La promozione da fare in Italia ed all’Estero deve sempre puntare a valorizzare peculiarità facilmente riscontabili sul territorio qualora i turisti scelgono di Le Marche come destinazione della propria vacanza. Questo si può fare solo se tutti gli attori del Turismo iniziano a remare tutti dalla stessa parte.
Enoturismo ed Oleoturismo sono state in questi anni l’unico tassello valido che va perseguito, ma insufficiente se considerato da solo: va messo a sistema.
Questa la nostra proposta per il futuro turistico delle Marche. Le Marche possono rappresentare un paradiso per i tanti che vivono nelle città metropolitane, d’Europa e non solo. Ma serve lavorarci seriamente e scientificamente, cosa che un’agenzia vuota di stampo politico fa chiaramente fatica a fare, soprattutto se pronta a sparire al primo giro di boa (al primo cambio di casacca politica)”.
Etienn Lucarelli – ITALIA VIVA FANO