Il Paese dei Balocchi 2025: lo stupore che chiude un ciclo, Iannacone riconfermato sindaco

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Riscoprire il tempo della meraviglia attraverso un atto semplice, ma rivoluzionario: lo stupOre. Ecco il filo conduttore dell’edizione conclusiva del Paese dei Balocchi, in programma dal 21 al 24 agosto 2025 a Bellocchi di Fano. Un titolo che è molto più di un tema: è un invito urgente e necessario a recuperare una dimensione essenziale della nostra umanità – la capacità di lasciarci sorprendere.

A guidare simbolicamente questa ultima tappa sarà ancora una volta un personaggio speciale e iconico, il giornalista d’inchiesta da sempre vicino alle battaglie civili Domenico Iannacone, riconfermato Sindaco del Paese dei Balocchi dopo l’edizione 2024. Una scelta nel segno della coerenza e dell’intensità: Iannacone, volto noto del giornalismo italiano, conduttore e autore del programma “Che ci faccio qui” su Rai3, è da sempre vicino a chi sa guardare la realtà con occhi diversi, capaci di meraviglia e visione. «Diventare Sindaco del Paese dei Balocchi nell’edizione 2024 non è stato soltanto un riconoscimento simbolico, ma un vero impegno: custodire e rilanciare un’idea alta di infanzia, cultura e cittadinanza – dichiara Domenico Iannacone -. Ricevere quest’anno quella che potremmo definire una “riconferma di mandato” – per usare un linguaggio politico – non solo mi riempie di orgoglio, ma mi dà l’energia per proseguire con ancora più slancio, seguendo i valori che da sempre animano questa manifestazione. In un’epoca che corre veloce e spesso si distrae, credo che lo stupore rappresenti un atto davvero rivoluzionario. È nello sguardo dei bambini che riscopriamo la capacità di meravigliarci, di porci domande, di immaginare mondi nuovi. Per vent’anni il Paese dei Balocchi ha fatto proprio questo: ha costruito bellezza, ha generato pensiero, ha creato legami. Sono fiero di essere stato scelto come il sindaco che chiude questo lungo viaggio collettivo, perché il sasso è stato lanciato e le idee nate in oltre due decenni continueranno a camminare con forza rinnovata, grazie alla sensibilità delle nuove generazioni».

Accanto a lui ci sarà una figura straordinaria che il grande pubblico ha conosciuto proprio grazie a Iannacone: Carlo Di Bartolomeo, ragazzo speciale dotato di una memoria e sensibilità fuori dal comune. A Carlo, che nel suo sguardo e nella sua dimensione custodisce lo stupore autentico di chi ama conoscere e raccontare, sarà affidato simbolicamente il ruolo di “assessore alla cultura”.

«Dopo ventuno edizioni si tratta di una chiusura in grande stile, di un sipario che cala ma che, in realtà, apre verso nuovi orizzonti che parlano di accoglienza, sensibilità, rinnovata fiducia negli altri, capacità di ascolto e relazioni genuine e sincere – commenta il presidente dell’associazione Il Paese dei Balocchi Michele Brocchini -. Senza timore di smentita credo che la manifestazione abbia segnato un’epoca: nel corso di due decenni abbiamo avuto grandi sindaci, personaggi straordinari, artisti di caratura internazionale. E poi abbiamo dato piena dignità a un’esperienza collettiva che ha coniugato gioco e impegno, leggerezza e profondità, arte e cittadinanza. Un luogo dove i bambini sono tornati protagonisti e gli adulti hanno ripreso a porsi domande, a riflettere. Con questa edizione si chiude un ciclo, ma lasciare all’apice significa custodire per sempre il valore di tutto ciò che di bello e positivo è stato. E un ringraziamento speciale e profondo va certamente al pubblico del Paese dei Balocchi, a tutti i sindaci e ai personaggi straordinari che si sono avvicendati, ma soprattutto ai tantissimi volontari che in questi anni si sono prodigati per il successo della manifestazione».

Se la kermesse estiva si chiude, non si spegne però la sua anima: l’associazione è già al lavoro per sviluppare nuovi progetti culturali, educativi e sociali, portando avanti l’eredità di un percorso che ha formato generazioni di cittadini consapevoli, curiosi e attivi.

Il sindaco 2025, Domenico Iannacone. Un breve ritratto

Domenico Iannacone, 63 anni, molisano d’origine, è un giornalista d’inchiesta e autore e conduttore di programmi televisivi di successo tra i quali spiccano “I dieci comandamenti” e “Che ci faccio qui”. Nel corso della sua carriera ha ricevuto cinque Premi Ilaria Alpi, il Premio Paolo Borsellino nel 2015, il Premio Goffredo Parise nel 2017 e nel 2022 il prestigioso Premiolino nel 2022. La sua attività si è estesa con successo anche al cinema: il documentario Lontano dagli occhi ha ottenuto importanti riconoscimenti internazionali come il Civis Media Prize di Berlino, il Real Screen Awards di Los Angeles e il Peace Jam Jury Awards di Montecarlo. Nel 2018 Siamo tutti matti ha vinto il Festival del Cinema a Spello. L’odissea ha ottenuto il Premio Moige nel 2021 e nello stesso anno il Premio Kapuściński.

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