Ha iniziato a rimbalzare su Whatsapp nel primo pomeriggio un messaggio destinato a far rumore: Amerigo Varotti, figura storica della Confcommercio Marche Nord, ha annunciato la fine di ogni collaborazione con l’associazione a partire dal 1° luglio. «Non esistono più le condizioni organizzative e politiche per proseguire», scrive Varotti, che dopo quasi quarant’anni da direttore generale — carica lasciata ufficialmente nel novembre scorso — aveva continuato a collaborare su uno dei progetti a lui più cari, l’Itinerario della Bellezza, iniziativa lanciata nel 2018 per valorizzare il territorio e oggi condivisa da 28 comuni, soprattutto della provincia di Pesaro e Urbino.
L’addio arriva, si legge dalle colonne del ‘Corriere Adriatico’, per divergenze insanabili: «Non c’è la possibilità di proseguire come immaginavo io: con la mia libertà, le mie tecniche e la mia autonomia politica. La politica ha preso il sopravvento». L’ex democristiano non nasconde di contestare la “sterzata a destra” dell’associazione che pure ha diretto per 29 anni. Due settimane fa, Varotti era salito sul palco della kermesse del centrodestra con il governatore Acquaroli, criticando pubblicamente Matteo Ricci per la mancata opposizione al passaggio di nove comuni della Valmarecchia all’Emilia-Romagna. Ma chiarisce: «Non ho mai detto che appoggio la candidatura di Acquaroli. Anche se la mia presenza avrebbe dovuto favorirmi, visto l’andamento attuale dell’associazione».
Nonostante l’uscita di scena da Confcommercio, Varotti non si ferma: è già pronto con una nuova realtà. «Siamo già dal notaio, il nome lo abbiamo scelto ma non posso ancora rivelarlo. Lo statuto è pronto, i soci ci sono e tanti altri vogliono entrare, tra comuni e associazioni». E taglia corto: «Non mi porterò dietro nessun dirigente di Confcommercio. Non gli farò concorrenza, semplicemente perché loro non fanno nulla», scrivi il ‘Corriere Adriatico’ di oggi.
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