Aset Reginelli: “Fermi i cantieri, indagini per ricerca di altri ordigni”. – VIDEO

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FANO – Nel luogo del ritrovamento della bomba questa mattina c’è stato un pellegrinaggio di persone tra curiosi e troupe televisive di tutta Italia. Si tratta di un episodio storico per la città, che però impone un maggiore prudenza. Infatti, il presidente di Aset Spa Reginelli, su consiglio degli artificieri, ha deciso di bloccare entrambi i cantieri a Sassonia per fare studio approfondito, con una ditta specializzata, che dovrà verificare l’eventuale presenza di altri ordigni.

1 COMMENT

  1. La valutazione circa la presenza di ordigni bellici inesplosi, è prevista dalla legge 177 del 2012 per qualsiasi scavo.
    E che in questo caso specifico era da mettere in atto senza indugio, lo evidenzia un aspetto oggettivo: il luogo di ritrovamento della bomba è vicinissimo a due obiettivi strategici (quindi da bombardare) in epoca di guerra: il porto e la stazione ferroviaria.
    Sarebbe utile sapere dall’ASET per quale motivo si è scelto di non farla, dato che se invece la si fosse effettuata, chi lavorava non avrebbe corso nessun rischio (cosa fondamentale), e buona parte dei fanesi non avrebbero avuto tanti disagi. Senza contare le varie interruzioni di servizi pubblici (treni, scuole, ospedali, ecc.).
    A vederla, sembrerebbe che non sia stata rispettata la legge. Quindi, quello di adesso, più che uno scrupolo, sembra un tentativo di mettere una pezza ad un errore. Come detto sopra, una nota a riguardo da parte dell’ASET sarebbe utile.

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