Zes Marche, Paolucci: “Polemiche inutili, è una grande opportunità”

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MARCHE – «Sono convinta che introdurre le Marche nella Zes porterebbe ad una svolta positiva. Gli operatori economici del nostro territorio non cercano sostegno ma una politica di sviluppo basata sulla qualità». Così Francesca Paolucci, candidata della lista civica “I Marchigiani per Acquaroli” alle prossime elezioni regionali, sul disegno di legge «Disposizioni per il rilancio dell’economia nei territori delle regioni Marche ed Umbria» che porterebbe le Marche nella Zona Economica Speciale. «E’ un argomento sul quale occorre essere razionali, non disperdere energie inutilmente sul definirci o meno una regione del Sud Italia– aggiunge Paolucci –  e, anche se le politiche immobilistiche dei precedenti governi nazionali e regionali, distanti dai bisogni concreti delle persone, hanno fatto scivolare il nostro territorio al di sotto dei parametri economici certificati dall’Ue, dobbiamo tenere presente una serie di ferite che ci hanno colpito duramente, dal terremoto alle alluvioni e al dissesto idrogeologico, dalla pandemia e alla crisi energetica, ed è primaria esigenza trovare soluzioni nell’immediato alle quali i marchigiani possano attingere e, grazie alla loro straordinaria operosità, trovare linfa per ricreare le condizioni per lo sviluppo e la competitività delle aziende». La forza del territorio per Francesca Paolucci, come ha dimostrato nel suo percorso di Sindaco a Tavullia, è il prodotto dell’ascolto delle esigenze dei cittadini, di tutte le categorie, per produrre soluzioni attraverso le possibilità che sono disponibili e pragmaticamente fruibili: «Servirà la Zes – afferma categoricamente -. Sono convinta della svolta. Perché i marchigiani sono grandi lavoratori e le nostre imprese potranno finalmente accedere a incentivi, agevolazioni, semplificazioni, priorità nei bandi, che stimoleranno investimenti e creeranno nuovi posti di lavoro. Questo provvedimento potrà dare nuovo impulso allo sviluppo del territorio, all’occupazione in tutte le categorie, dalla produzione all’indotto, dall’università alla ricerca, tenendo presente che entro 60 giorni dall’entrata in vigore della legge, il Piano strategico della Zes dovrà essere aggiornato, impegnando gli amministratori ad individuare i settori prioritari e gli investimenti per lo sviluppo della regione, inclusa la transizione energetica. Si tratta, senza dubbio – conclude –, di un’opportunità per favorire lo sviluppo economico e attrarre imprenditori da altre regioni o dall’estero che possano indurre ad un effetto a cascata capace di implementare risorse e coinvolgere un ampio indotto produttivo e grazie a questo arrivare a riqualificare la viabilità per renderla maggiormente funzionale a creare un circolo virtuoso per la competitività e la fruibilità delle nostre risorse».

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