Vitri:”La riforma esclude dalle aree montane 21 Comuni della nostra provincia. Chiedo un intervento rapido di Acquaroli anche per evitare perdita di fondi SNAI in scadenza questo 31 dicembre ”

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Micaela Vitri, Consigliera Regionale PD - Foto di occhioallanotizia.it

Dopo i vuoti della manovra di bilancio, è arrivato un altro bel regalo di Natale dal Governo Meloni – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri – perché cambiando la classificazione dei “Comuni montani” nella nostra provincia si perderanno sostegni e agevolazioni essenziali, a quanto pare, per ben 21 Comuni. Bene la levata di scudi da parte di Regione, Province, Unioni Montane e Comuni. Alcuni assessori regionali di destra si sono già resi conto della scivolata del Governo Meloni, ma cosa faranno? Devono capire bene come stanno le cose: la nuova ridefinizione dei “Comuni montani” non è una semplice “forzatura”, bensì una guerra alle aree interne e montane.

In totale in Italia ci sarà l’esclusione di 1.208 Comuni e, secondo i nuovi criteri, nel nostro territorio a quanto pare saranno tagliati fuori dalle aree montane: Acqualagna, Belforte all’Isauro, Cagli, Fermignano, Fossombrone, Isola del Piano, Lunano, Macerata Feltria, Mercatino Conca, Peglio, Pergola, Petriano, Piandimeleto, Sant,Angelo in Vado,  Sassocorvaro Auditore, Tavoleto,  Urbania,  Urbino, più i parzialmente montani Fratterosa, Montecalvo in Foglia e San Lorenzo. Per il Ministro Calderoli sono considerati montani solo: Apecchio, Borgo Pace, Cantiano, Carpegna, Frontino, Frontone, Mercatello sul Metauro, Monte Cerignone, Monte Grimano Terme, Pietrarubbia, Piobbico, Serra Sant’Abbondio. 

Ora spetta alla Conferenza Stato-Regioni,  che ha già chiesto all’unanimità il rinvio del provvedimento,  bloccare questa scelta sciagurata e chiedo ad Acquaroli un impegno immediato.  Così come è urgente intervenire per non perdere i fondi della Strategia nazionale aree interne, che scadono proprio questo 31 dicembre. Mi risulta che la programmazione delle aree SNAI e quindi dei 4 milioni di euro conferiti dal Governo (che devono essere spesi entro il 2027) scada proprio tra 10 giorni. Oltre il 31 dicembre  quelle risorse andranno perse. Per questo chiedo al Presidente Acquaroli, visto che altre Regioni hanno già chiuso questa programmazione il 30 novembre , se le Marche riusciranno a impegnare le risorse.

Aggiungo – incalza Vitri – che a pagina 76 del Piano Strategico nazionale delle aree interne (PSNAI) di marzo 2025 nella tabella “Elenco completo Riperimetrazioni aree 2014-2020 istruite positivamente dal CTAI” per la Regione Marche, viene riportata una modifica dell’area riperimetrata “Appenino Basso Pesarese e Anconetano” con l’inserimento del Comune di Pergola. Benissimo, perché si rimedia a una grave mancanza precedente. Dai quattro pilastri della strategia, ovvero infrastrutture, scuola, sanità e innovazione tecnologica Pergola era stata infatti completamente esclusa per scelta dell’allora sindaco Francesco Baldelli, ora assessore  regionale. Non aveva  voluto che il suo Comune facesse parte dell’area pilota. Proprio  noi, come gruppo regionale PD, abbiamo chiesto nella scorsa legislatura, seduta consiliare del 5/7/2022 con l’interrogazione 482   l’inserimento di Pergola nell’area pilota SNAI. Per fortuna Baldelli  ha fatto retromarcia e ha chiesto di rientrare nell’area “Appenino Basso Pesarese e Anconetano”. 

Dopo le aree 2014-2020, confermate e riperimetrate, sono state definite nuove aree 2021-2027 di cui una anche nella nostra provincia denominata “Montefeltro e Alta Valle del Metauro”. Su  questo punto è urgente chiedere al Presidente Acquaroli quanto è rimasto del Fondo di coesione? Quante risorse verranno messe a disposizione? Voci di corridoio dicono che, mentre Pergola andrà a pescare nei 10 milioni di euro a disposizione dell’area “Appenino Basso Pesarese e Anconetano”, per l’area “Montefeltro e Alta Valle del Metauro” invece saranno a disposizione solo 1,5 milioni di euro.  E’ necessaria una presa di posizione chiara da parte del Presidente Acquaroli – conclude Vitri – contro una scelta del Governo Meloni, che aumenta i divari territoriali a tutti i livelli in un Paese già fortemente disuguale.  Per fortuna che la giunta Acquaroli teneva alle aree interne! Ora mi aspetto almeno un intervento concreto e immediato a partire da risposte sulle aree pilota SNAI” 

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