Vitri: «Pronto soccorso di Urbino al collasso. Quanti medici verranno a Urbino e negli altri ospedali marchigiani al posto dei gettonisti?»

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Micaela Vitri, Consigliera Regionale PD - Foto di occhioallanotizia.it

“Pronto soccorso di Urbino al collasso. Quanti medici verranno a Urbino e negli altri ospedali marchigiani  al posto dei gettonisti? E soprattutto quando? E’ intenzione della Giunta regionale intervenire urgentemente con soluzioni alternative per evitare gravi disservizi? E’ ciò che chiedo con una interrogazione urgente – dichiara la Consigliera regionale Micaela Vitri – a  cui, nel Consiglio di domani, dovrà rispondere la Giunta Acquaroli.
Dal 31 luglio 2025 non è più possibile stipulare o rinnovare contratti con i medici “gettonisti” in tutta Italia. Una scelta condivisibile – precisa Vitri – ma che andava accompagnata da immediate assunzioni  di personale pubblico, perché i “gettonisti” coprono gran parte dei turni nei Pronto Soccorso e nei reparti in carenza di personale strutturato. Con la nuova disposizione gli ospedali delle Marche dovranno ripensare tutta l’organizzazione dei turni, ma con  quale personale visto che non si è provveduto ad assumere? Il blocco contrattuale dei “gettonisti” applicato a luglio – incalza Vitri – è stato stabilito dal decreto del 17 giugno 2024 del Ministero della Salute, quasi un anno e mezzo fa’.

Un esempio delle ricadute di questa situazione è proprio rappresentato dall’ospedale di Urbino, che si trova con reparti depotenziati, medici in fuga e ambulanze senza personale.
L’AST, in un articolo del 28/11/2025,  ha dichiarato che la convenzione dei gettonisti scade a giugno 2026, mentre il personale dimissionario lascerà l’incarico a marzo 2026. 
Intanto però la situazione è già degenerata al Pronto Soccorso dove rispetto ad un organico previsto .di 13 medici la situazione reale è la seguente: gli ultimi due  professionisti hanno lasciato in data 15 agosto e primo settembre non per pensionamento ma per andare a lavorare in altra sede (Ascoli Piceno e Rimini), il Direttore dimissionario, due medici in imminente dimissione e un quarto medico dovrebbe già aver lasciato per la specializzazione. Risultato: ora c’è solo un medico dipendente della sanità pubblica.

Se oggi siamo in questa situazione è anche perché e’ mancata  la volontà politica: quasi nulla è stato fatto dalla precedente Giunta Acquaroli per trovare soluzioni alternative all’utilizzo dei “medici gettonisti” e neanche per eliminare la disparità di trattamento che ha demotivato fortemente i professionisti del pubblico. E’ bene ricordare – incalza Vitri –  che per le prestazioni ordinarie lo specialista dipendente del sistema sanitario pubblico ad inizio carriera prende meno di 20 euro netti all’ora, mentre un gettonista prende più del triplo e paga anche meno tasse essendo beneficiario di un trattamento fiscale agevolato . Inoltre dare un contributo sugli straordinari, che molti sono costretti a rifiutare per carenza di tempo,  senza intervenire sulle prestazioni ordinarie allarga la forbice dell’ingiustizia lavorativa e salariale tra il personale pubblico e quello privato.

Condivido l’accorato appello del Dottor Roberto Burioni “Non fatevi sfuggire i medici che avete” e “fate di tutto per trattenerli”. Il punto è proprio questo: consolidare il personale sanitario pubblico. Basti pensare che più volte, come gruppo consiliare regionale del PD, abbiamo chiesto di equiparare i compensi di medici gettonisti  e personale strutturato.
La protesta forte dei cittadini  ha portato il Direttore dell’AST di Pesaro e Urbino a proporre soluzioni che però rischiano di cadere nel vuoto se non ci sarà il sostegno attivo della politica regionale e di quella comunale. Il problema riguarda il trasferimento del personale nelle aree interne che è una prospettiva che non attira i professionisti sanitari, portando i bandi per le strutture dell’entroterra a cadere spesso nel vuoto. Oggi è come chiudere il recinto quando i buoi sono scappati anche a Urbino.

Un pasticciaccio dentro il depotenziamento della sanità pubblica – aggiunge Vitri.
Domani in Consiglio regionale si discuterà la mia interrogazione urgente – conclude Vitri – e mi aspetto una risposta seria dal Presidente Acquaroli anche in merito all’ospedale di Urbino perché, ora che la campagna elettorale è terminata, è doveroso mantenere le promesse e risolvere i problemi dei cittadini.”

Di Micaela Vitri (Consigliere Regionale PD)

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