MARCHE – “Il primo impegno del presidente Acquaroli è creare altre due poltrone di vertice portando la giunta da 6 a 8 assessori. La legge lo consente, ma è questa la priorità di cui le Marche hanno bisogno?
Personalmente mi sarei aspettata ben altro dopo l’insediamento: un immediato tavolo tecnico con i dirigenti della sanità per ridurre le liste d’attesa;un urgente incontro con gli enti gestori delle residenze per anziani e persone fragili con una vera analisi del fabbisogno e nuove convenzioni. Così come serve subito un resoconto sullo stato dei lavori finanziati con PNNR: vanno terminati e rendicontati entro giugno 2026 altrimenti si perdono i fondi.
Dobbiamo constatare invece che questo nuovo mandato della giunta parte con il vecchio vizio del “poltronificio”. Ricordo che negli ultimi 5 anni la giunta Acquaroli ha rispolverato la figura di segretario e inventato pure quella di segretario alla Sanità, una sorta di secondo assessore, che doveva affiancare Ssltamartini. Ha creato dal nulla l’agenzia ATIM con tanto di direttore e 12 dipendenti previsti . Nel frattempo si è anche gonfiato qualche CDA come quello del Parco San Bartolo, passato da 5 a 7 consiglieri con un atto approvato di prepotenza alle 4 del mattino del 30 dicembre.
Ora il presidente Acquaroli ci sta facendo credere che anche questa volta tutto sarebbe a costo zero, cioè che due assessori e le loro segreterie di almeno due o tre collaboratori, più rimborsi spese non costino nulla. Personalmente non sono populista e contraria a prescindere a nuove spese, ma credo che oggi nelle Marche ci siano altre urgenze e che non servano nuove nomine per lavorare bene”.
Micaela Vitri – Consigliera Regionale Partito Democratico













