Un ragazzino, forse di dieci anni, è stato visto ieri pomeriggio attraversare il cancello chiuso del Ponte Vecchio di Vallefoglia. Poi un urlo, improvviso, spaventoso. E da quel momento, il vuoto. A dare l’allarme è stata un’anziana residente, che dalla finestra di casa ha osservato la scena con crescente preoccupazione: il ragazzino avrebbe forzato la chiusura del cancello – un filo metallico sottile – e si sarebbe avventurato oltre la recinzione.
La donna ha raccontato di aver avuto l’istinto di fermarlo, ma ha esitato, temendo che un richiamo improvviso potesse farlo cadere. Poco dopo, ha sentito un grido. Poi più nulla. Da lì, nel tardo pomeriggio, si è messa in moto una macchina dei soccorsi imponente: due elicotteri in volo, squadre dei vigili del fuoco, sommozzatori, operatori del soccorso alpino, carabinieri, ambulanze e persino un drone, attivato in tarda serata per esplorare la zona anche al buio. L’area attorno al ponte, considerata molto pericolosa per via dello strapiombo e dello stato di abbandono della struttura, è stata setacciata fino a notte fonda. Ma nessuna traccia. Nessun oggetto smarrito, nessun segno evidente di caduta. E soprattutto, nessuna denuncia di scomparsa.
Nessuna famiglia ha segnalato l’assenza di un figlio, nessun ragazzino della zona risulta mancare all’appello. Nemmeno le verifiche casa per casa condotte dai carabinieri hanno prodotto risposte. Questa mattina, dopo ore di ricerche senza risultati concreti e in assenza di nuove segnalazioni, è arrivata la decisione: operazioni sospese. Nel pomeriggio potrebbero emergere ulteriori novità.