URBINO – “Che la situazione della sanità nelle Marche sia allo stremo è cosa ormai assodata -spiega il candidato al Consiglio Regionale Federico Scaramucci (PD)-, ma occorre spostare l’attenzione sulla situazione di Urbino. L’ospedale ducale soffre come il resto della regione Marche la cattiva gestione della giunta di destra: mancano personale, materiale e strumentazioni. Non da ultimo è stata depotenziata la farmacia ospedaliera che crea non pochi problemi ai servizi (basti pensare che hanno tolto il primario e lo hanno inviato a Fano nel servizio di Farmacovigilanza) ma la situazione più grave da denunciare oggi è la situazione del personale medico del Pronto Soccorso, gestita malissimo politicamente.
Fino a qualche mese il pronto soccorso era intasato come accade dappertutto ma, con l’apertura della Medicina d’Urgenza, dove veniva garantito un turno diurno di medici dipendenti, la situazione sembrava migliorata.
In qualche modo con 5 posti letto (elevabili a 8) i pazienti più gravi trovavano una collocazione più sicura. Si sopperiva così in parte al taglio drastico fatto da questa giunta dei posti letto del reparto di Medicina Generale -ridotti da 68 a 35-, costringendo pertanto i pazienti in barella per diversi giorni in attesa di un posto letto.
Ricostruiamo però la vicenda: Il 1 aprile per ridurre i costi dei medici della cooperativa, arriva la lettera di chiusura della Medicina di Urgenza che avviene il 1 maggio 2025. Senza il turno dei medici però la Medicina di Urgenza c’è solo sulla carta: c’è un centro di costo ma non i pazienti con patologie per cui è necessaria. I letti vengono utilizzati per altri reparti ma non per il pronto soccorso che va in crisi.
Il personale, già ridotto nei numeri, ha il carico di tutti i pazienti che afferiscono al servizio. Aumenta il disagio, aumentano i turni da coprire, anche per la primaria, aumentano le difficoltà di usufruire di riposi e ferie nonostante i turni pesanti e il personale medico comincia a dare le dimissioni.
Prima 2 medici, poi un’altra, poi quasi sicuramente anche la primaria. Ad oggi i turni sono stati coperti fino alla fine di agosto richiamando il personale dalle ferie; ed ora che cosa succederà? si esternalizza tutto il personale medico del Pronto Soccorso?
L’analisi: La situazione è molto grave e seria perché su questo argomento si gioca la pelle delle persone di un territorio intero. Va tenuto conto che mancano anche i medici sulle ambulanze del 118 perché man mano che sono andati via non sono mai stati sostituiti. Questo, peraltro, avviene su tutto l’ambito provinciale: ci sono dei turni diurni o notturni in cui in tutta la provincia e poche ambulanze con i medici.
Intanto Acquaroli, Baldelli and company dicono di voler costruire la palazzina dell’emergenza senza aver coinvolto i dirigenti e il personale che dovrebbero lavorarci, con sale operatorie e spazi più piccoli di quelli attuali, incompiuta e senza personale. Ovviamente hanno già fatto foto e selfie di rito ma la realtà e ben diversa e molto preoccupante per Urbino e tutto il suo entroterra.
Infine penso che occorra subito pensare ai CAU (Centri di assistenza urgenza) sul modello dell’Emilia Romagna, che gestiscono i codici bianchi e verdi e casi meno gravi e riescono a dare una soluzione ai pronto soccorsi intasati, insieme al fascicolo sanitario elettronico, una innovazione per tutta l’organizzazione sanitaria”.
Federico Scaramucci – candidato PD al Consiglio Regionale delle Marche