La Strada di Gimarra è definitivamente fuori dal Piano Regolatore Generale. La Provincia di Pesaro e Urbino ha approvato le controdeduzioni presentate dal Comune di Fano, sancendo in modo chiaro la volontà del Consiglio comunale di bocciare la variante urbanistica relativa alla realizzazione dell’opera.
Una decisione che segna la fine di un progetto discusso per anni e che, nelle parole del sindaco Luca Serfilippi, rappresenta “uno dei capitoli più sbagliati della politica fanese”. «La precedente amministrazione di centrosinistra – afferma – ha voluto e sostenuto un’opera inutile e dannosa, che avrebbe sventrato il tessuto urbano, compromesso il paesaggio e alterato la collina. Un progetto passato alla storia anche per aver perso il più grande finanziamento mai ottenuto, pari a 20 milioni di euro».
La Provincia, pur sollevando alcune osservazioni tecniche, ha preso atto della scelta dell’attuale Consiglio, chiudendo definitivamente il percorso della variante. «Oggi – aggiunge Serfilippi – chiudiamo un capitolo sbagliato e guardiamo avanti: non serviva uno scempio urbanistico, ma una visione moderna e sostenibile. Ora tutta la nostra attenzione è rivolta al futuro e alla pianificazione di uno sviluppo urbano equilibrato».
Sulla stessa linea la vicesindaco e assessore all’Urbanistica Loretta Manocchi, che parla di «un passaggio fondamentale per la città». «Con il parere definitivo della Provincia – sottolinea – si chiude una fase complessa e se ne apre una nuova, fondata su scelte più consapevoli e su un’idea di città più moderna. Molte nostre controdeduzioni sono state accolte, in parte o totalmente. Con il Pug saremo ancora più incisivi».
Ora l’Amministrazione ha 90 giorni di tempo per approvare in Consiglio comunale la delibera definitiva del PRG. Parallelamente è già avviata la progettazione del nuovo Piano Urbanistico Generale (PUG), affidata alla società Poligroup S.r.l. Il percorso sarà accompagnato da incontri pubblici e momenti formativi con docenti, professionisti, cittadini e associazioni, con l’obiettivo di realizzare uno strumento urbanistico moderno, partecipato e capace di disegnare la Fano del futuro.