Una delegazione di docenti dell’Università di Urbino ha partecipato di recente a due importanti workshop sul tema della valorizzazione del patrimonio culturale, organizzati in Argentina nell’ambito delle Giornate del Consorzio Universitario Italiano per l’Argentina.
Gli incontri, che hanno contribuito a diffondere il valore della città di Urbino come sito UNESCO e a promuovere scambi scientifici e culturali italo-argentini, si sono svolti nel corso della seconda settimana di maggio, presso l’Universidad Católica de Santa Fe e l’Universidad Nacional de La Plata. A organizzarli il professor Fabio Musso, prorettore Uniurb a Terza Missione e Public Engagement, con la supervisione del presidente del consorzio, il professor Alberto Renzulli.
Diversi gli interventi di studiosi argentini e italiani, fra cui quelli di Flavio Corradini, dell’Università di Camerino e di Luigi Fontana, dell’Università di Padova. A essere messo in evidenza è stato il valore strategico della valorizzazione dei patrimoni culturali e architettonici e in particolare dell’iscrizione nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità.
Tra i relatori anche l’assessore al Turismo del Comune di Urbino, Francesco Guazzolini, che ha ribadito l’impegno della città nella promozione del patrimonio UNESCO come leva di sviluppo locale. Centrale anche il contributo dell’architetto Luana Alessandrini, responsabile dell’ufficio UNESCO del Comune di Urbino, che ha condiviso l’esperienza urbinate illustrando ai colleghi argentini le procedure e i criteri per il riconoscimento nella lista.
Ai workshop sono intervenute da remoto anche le docenti dell’Università di Urbino Maria Letizia Amadori e Patrizia Santi. Loro le relazioni sui progetti di valorizzazione e tutela del patrimonio culturale in relazione ai temi della sostenibilità ambientale, dell’innovazione tecnologica e della rigenerazione urbana.
A completare la delegazione urbinate, il professor Walter Balduini, che ha presentato nel workshop da lui organizzato a Mendoza i risultati delle sue ricerche sulla funzione della melatonina nella prevenzione delle malattie neurodegenerative, aprendo così un dialogo interdisciplinare tra patrimonio culturale e salute pubblica.
“Queste attività – commenta il professor Musso – confermano ancora una volta la vivacità internazionale dell’Università di Urbino e il valore della cooperazione istituzionale con il Comune di Urbino per la promozione della cultura e dell’identità urbinate in una prospettiva globale, come confermato dal forte interesse manifestato dai partner argentini”.