Da ieri le Marche sono di fatto entrate far parte della Zona Economica Speciale (ZES), un passaggio strategico che potrebbe trasformarsi in una leva fondamentale per il rilancio del tessuto produttivo regionale.
Cosa sono le ZES
Le Zone Economiche Speciali (ZES) sono aree geografiche delimitate all’interno di uno Stato in cui vengono concessi incentivi fiscali, agevolazioni burocratiche e semplificazioni normative con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico e sociale. Non si tratta di una peculiarità italiana: questo modello è già applicato in diversi Paesi con risultati significativi in termini di attrazione di investimenti e crescita occupazionale. L’obiettivo principale è duplice: favorire la crescita delle imprese già presenti e attrarre nuovi investimenti sul territorio.
I vantaggi per le imprese
Le aziende che investono nelle aree ZES possono accedere a numerosi benefici:
- crediti d’imposta legati agli investimenti effettuati
- riduzioni doganali
- semplificazioni burocratiche e regolamenti più flessibili
- sostegno alle esportazioni attraverso incentivi mirati
- credito d’imposta commisurato al costo complessivo dei beni acquisiti
- esonero contributivo per due anni (esclusi i premi Inail) per le aziende che assumono a tempo indeterminato lavoratori over 35 disoccupati di lungo periodo
L’impatto economico delle ZES in Italia
Secondo le analisi del Forum Ambrosetti, tra il 2021 e il 2023 il lancio delle ZES italiane ha avuto un impatto estremamente positivo: ogni euro investito ha generato fino a 2,6 euro di PIL, sono stati creati 35mila nuovi posti di lavoro e il potenziale complessivo stimato, se tutte le ZES del Sud Italia performassero come quella della Campania, ammonterebbe a 83 miliardi di euro, pari al 23% del Valore Aggiunto del Mezzogiorno.
Le regioni ZES
Oltre alle regioni storicamente appartenenti al Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna), la ZES è stata estesa anche a Umbria e Marche.
Perché le Marche
La decisione di includere le Marche è legata al fatto che, dal 2018, la Regione è considerata una regione in transizione, con un PIL inferiore alla media europea. Durante la trattativa con l’Unione Europea, questo dato è stato determinante per ottenere l’estensione della misura anche al territorio marchigiano.
Il nuovo DDL e le semplificazioni per le imprese
L’ingresso delle Marche nella ZES è parte di un più ampio Disegno di Legge (DDL) semplificazioni, che prevede, entro 60 giorni, l’aggiornamento della ZES unica. Il DDL definirà i settori da promuovere e rafforzare, gli investimenti prioritari per la Regione e gli interventi per la riconversione industriale e la transizione energetica.
Tra le principali novità introdotte dal DDL:
- riduzione degli adempimenti fiscali per l’accesso ai crediti d’imposta di transizione 4.0 e 5.0
- scudo contro le sanzioni per dichiarazioni inviate nei termini e scartate dal Fisco
- possibilità di pagare l’IVA entro 16 giorni dal pagamento del corrispettivo
- riduzione a un terzo delle sanzioni per imposta di registro e successioni in caso di adesione alle richieste del Fisco
- semplificazioni in materia di sicurezza sul lavoro e formazione
- maggiore flessibilità per le microimprese negli adempimenti legati alla privacy
- novità sui contratti di sviluppo e sull’accesso agli incentivi attraverso protocolli con le associazioni di categoria
Un’opportunità per il tessuto produttivo marchigiano
Come evidenziato da Agnese Trufelli, direttore di Confcommercio Marche Nord, la ZES rappresenta un’occasione fondamentale per le imprese del territorio: «La Zona ZES, richiesta a più voci già nel 2022 e nel 2024 come strumento di rilancio anche per le aree colpite dal sisma, è un’opportunità concreta per le imprese in difficoltà, potenziando investimenti, occupazione e infrastrutture. Nessuno è felice di avere una regione in transizione, ma se questo strumento permette di fare il salto di qualità, ben venga». Confcommercio Marche Nord annuncia inoltre un imminente incontro di approfondimento, in modalità mista, per illustrare nel dettaglio le novità e le opportunità legate alla ZES.