Trecentomila euro destinati al “Progetto regionale di sviluppo e potenziamento delle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti – Anno 2025”. Lo stanziamento ha l’obiettivo di mantenere e migliorare le performance regionali registrate nell’ambito della rete trapiantologica (donazione e trapianto di organi e tessuti) e sarà gestito dal Centro Regionale Trapianti (CRT).
Nel corso del 2024 si è registrato un incremento del numero di donatori a cuore fermo (DCD), con 18 procedure eseguite rispetto alle 7 del 2023. «Con questo progetto andiamo a rafforzare il coordinamento, la formazione e la sensibilizzazione nell’ambito delle attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti che sono fondamentali per salvare vite – dichiara il vicepresidente e assessore alla Sanità della Regione Marche, Filippo Saltamartini -. Il Centro Regionale Trapianti delle Marche è un’eccellenza di rilievo nazionale, che riflette la qualità e l’efficienza organizzativa raggiunti dal nostro sistema sanitario regionale”.
Questo incremento si accompagna ad una significativa espansione territoriale, passando dal coinvolgimento di una sola struttura sanitaria nel 2023 (la struttura di Jesi presso l’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona) a quattro nel 2024. La crescente diffusione del percorso DCD all’interno delle strutture del Servizio Sanitario Regionale rappresenta una strategia efficace, da promuovere in modo sinergico rispetto al percorso tradizionale di donazione da donatore a cuore battente (DBD).
Il ruolo strategico attribuito al CRT, unito all’utilizzo efficiente delle risorse investite, ha consentito alla Regione Marche di distinguersi a livello nazionale sia per le attività di “procurement” che per quelle di trapianto.
Per incentivare le attività trapiantologiche, il coordinatore del CRT dottor Benedetto Marini, porterà avanti un progetto articolato in 4 sotto-progetti: verifica dell’attività dei coordinatori locali; formazione e informazione regionale in materia di donazione e trapianto di organi e tessuti; potenziamento delle attività di prelievo di organi, cornee e tessuti; potenziamento dell’attività chirurgica dei trapianti.
In particolare, il CRT ha definito un piano strategico che punta al coordinamento delle campagne di sensibilizzazione rivolte alla popolazione, il rafforzamento delle attività formative e informative per favorire la maturazione culturale e professionale del personale sanitario (sugli aspetti clinici, etici e normativi della morte encefalica, nonché sulle modalità e tempistiche del colloquio con i familiari nelle fasi iniziali del processo di procurement; nella gestione dei percorsi di donazione a cuore fermo secondo standard di qualità, eticità e sicurezza clinico-organizzativa). Attenzione anche allo sviluppo di percorsi integrati tra le rianimazioni e altri reparti ospedalieri (inclusi i Pronto Soccorso) per l’identificazione precoce di potenziali donatori, in particolare per la donazione epatica, caratterizzata da criteri di eleggibilità meno stringenti rispetto a quella renale.