Un grande successo ha accompagnato lo scorso fine settimana la rievocazione storica “I Malatesta a Fano”, che ha riportato in vita i fasti della Signoria malatestiana nel cuore della città.
L’evento, organizzato dal gruppo storico La Pandolfaccia, è frutto di un lavoro di ricerca filologica sempre più accurato, grazie anche al contributo del Centro Internazionale di Studi Malatestiani.
Soddisfatto il presidente del gruppo, Fabio Frattesi, che ha ringraziato Comune, Regione, Centro Studi, la storica Anna Falcioni, Confcommercio, Capitaneria di Porto e Polizia locale: «Il sostegno delle istituzioni e soprattutto l’impegno dei nostri 130 soci – ha sottolineato – hanno reso possibile una manifestazione che ormai rappresenta una vetrina per le tradizioni e la bellezza di Fano, in Italia e all’estero». Un ringraziamento è andato anche agli sponsor e ai partner come il Circolo scacchi, l’Istituto Nolfi Apolloni e gli Arcieri del Liocorno Dragato.
La risposta del pubblico è stata significativa: nonostante il meteo incerto, moltissimi visitatori e turisti hanno scelto di assistere alla tre giorni, caratterizzata da momenti di grande suggestione. Dall’arrivo in Darsena di Pandolfo con le barche storiche di Cesenatico – mai visto prima a Fano – al solenne sposalizio, fino al Torneo cavalleresco delle quattro contrade. Spazio anche a spettacoli, antichi mestieri, giochi per i più piccoli e all’affascinante ambientazione del Pincio, con la partecipazione di circa 250 figuranti.
Quella de “I Malatesta a Fano” è la manifestazione centrale di un percorso iniziato a giugno che proseguirà in ottobre con Lumen Memoriae, la fiaccolata in memoria di Pandolfo III Malatesta.
Importante il sostegno di Confcommercio, che nel 1986 contribuì a lanciare l’idea dell’evento. «Siamo molto contenti – ha dichiarato la direttrice Agnese Trufelli – di collaborare a una manifestazione che mostra un periodo storico fondamentale per Fano e che rappresenta un’occasione di promozione e valorizzazione turistica. Il potenziale è enorme e siamo pronti a lavorare insieme al gruppo La Pandolfaccia e al Comune affinché continui a crescere».