ANCONA – La scorsa notte, intorno alle ore 2.00, i poliziotti della Squadra Volanti della Questura di Ancona hanno proceduto d’iniziativa al controllo di tre uomini italiani che si trovavano nei pressi del sentiero della Grotta Azzurra.
L’attenzione degli agenti è stata attirata in particolare da uno dei tre, che appariva affannato, bagnato e a torso nudo. Interrogati sulla loro presenza in quel luogo, due di loro hanno riferito di trovarsi lì per una passeggiata, mentre il terzo ha dichiarato di aver appena fatto un bagno in mare.
Alla richiesta di esibire un documento d’identità, quest’ultimo si è diretto verso un’autovettura, affermando di dovervi recuperare i propri documenti. In quel frangente, i poliziotti hanno notato, dallo sportello dell’auto aperto, una bombola d’ossigeno da immersione e hanno percepito un forte odore di prodotti ittici proveniente dall’interno del veicolo.
Gli agenti hanno quindi chiesto di aprire il portellone del bagagliaio e l’uomo ha acconsentito, permettendo loro di scoprire una cassa in plastica di grandi dimensioni contenente 500 ricci di mare, una muta da sub, due paia di pinne, un paio di guanti, un boccaglio e un retino con rastrello.
Alla richiesta di chiarimenti, l’uomo ha affermato di mantenersi tramite la pesca dei ricci di mare. In considerazione delle norme vigenti in materia, è stato sanzionato amministrativamente ai sensi del D.M. 12.01.1995, del D.Lgs. 4/2012 e dell’art. 8.2 dell’Ordinanza di sicurezza balneare.
L’attrezzatura è stata sottoposta a sequestro amministrativo, mentre i ricci di mare sono stati affidati alla locale Capitaneria di Porto per la successiva liberazione in mare.