Sicurezza sulla Statale 16 Pesaro-Fano, Trufelli (Confcommercio): «Un problema che non possiamo più ignorare»

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La Strada Statale 16 resta al centro del dibattito per le criticità legate alla sicurezza, soprattutto durante i mesi estivi. A sottolinearlo è Agnese Trufelli, direttrice di Confcommercio Marche Nord, che ogni giorno percorre quel tratto viario tra Fano e Pesaro: «Non si tratta di una strada provinciale o di campagna, ma di un’arteria fondamentale che collega le principali città della nostra regione. È un problema che conosciamo da tempo e che non possiamo più nascondere sotto il tappeto». Secondo Trufelli, le difficoltà si concentrano soprattutto in estate, quando le auto parcheggiate ai lati – spesso in modo non autorizzato – finiscono per ridurre la carreggiata. «Chi si ferma sulla destra invade inevitabilmente la strada, costringendo gli automobilisti a spostarsi verso il centro e, talvolta, a oltrepassare la linea continua per proseguire in direzione Pesaro». Una situazione che aumenta i rischi di incidenti e mette a repentaglio l’incolumità di chi percorre la statale.

La direttrice ricorda anche episodi concreti: «Lo scorso anno ho assistito a un incidente. Ho chiamato l’ambulanza, ma non riusciva a raggiungere il luogo perché il tratto era bloccato dalle auto in sosta. In quel caso non era grave e si è risolto bene, ma se dovesse accadere qualcosa di più serio i soccorsi non riuscirebbero a intervenire in tempo».Se le soluzioni strutturali spettano agli enti pubblici, Confcommercio evidenzia l’importanza di valorizzare i mezzi già a disposizione per arginare i disagi. «Un primo passo è il rispetto dei limiti di velocità, grazie all’autovelox installato a 70 km/h. Il Comune di Pesaro, inoltre, ogni anno garantisce un servizio gratuito di navette che collega vari punti della città con le spiagge, riducendo così la necessità di parcheggiare lungo la statale». Accanto alle navette, Trufelli propone di incentivare la mobilità sostenibile: «Biciclette e motorini possono essere un’alternativa valida per raggiungere i luoghi balneari senza gravare sul traffico. E naturalmente è indispensabile applicare sanzioni a chi parcheggia in modo scorretto, creando pericoli per tutti». La direttrice conclude con un appello: «È una questione di sicurezza prima di tutto. Dobbiamo affrontarla insieme, istituzioni, cittadini e associazioni. Io sono pronta a collaborare per trovare una soluzione, perché non possiamo più permetterci di rinviare».

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