FANO – «La nostra città più sicura», prometteva il Sindaco Serfilippi in uno dei suoi slogan elettorali.
Oggi, di fronte all’ennesima rissa notturna al Lido, derubrica i fatti a “episodi isolati” e accusa chi solleva il problema di voler “strumentalizzare” e addirittura “esasperare” la situazione.
Un cambio di tono che sa tanto di comoda amnesia: quando Serfilippi stava all’opposizione, lui stesso e la sua parte politica non perdevano occasione per esasperare ogni singolo episodio pur di attaccare l’amministrazione Seri di centrosinistra. Oggi, da Sindaco, minimizza e sembra dimenticare che chi governa ha il dovere della responsabilità: fare scelte, non creare alibi o scaricare le colpe.
Per questo come gruppo del Partito Democratico abbiamo presentato un’interrogazione urgente al Sindaco e alla Giunta, con alcune richieste chiare e proposte concrete:
- fare luce sulle responsabilità della rissa del 5 luglio, acquisendo le immagini di videosorveglianza disponibili e riattivando un coordinamento efficace tra forze dell’ordine e Polizia Locale;
- rafforzare e garantire un presidio stabile del Lido, in particolare nei fine settimana e nelle ore notturne, anche dopo il “Patto per la sicurezza urbana” recentemente sottoscritto dal Comune con la Prefettura e magari facendo funzionare la “filiera” istituzionale col Governo nazionale;
- controllare il rispetto delle regole nei luoghi della movida e comprendere se ci sono le condizioni per far rispettare il nuovo regolamento sugli orari di apertura e sui limiti acustici dei locali alla luce anche dell’ampio margine di deroghe che questa Giunta concede ma anche verificare la somministrazione di alcolici nei luoghi a maggior frequentazione giovanile;
- utilizzare i 240 mila euro di fondi FSE (progetto ITI con Pesaro) ancora fermi, che erano stati previsti per azioni di prevenzione e inclusione, rilanciando spazi giovanili come la Rocca Malatestiana, centri civici e spazi musicali, e promuovendo attività di animazione culturale e aggregativa nei quartieri più sensibili e nei luoghi frequentati dai giovani come il Lido;
- riattivare il tavolo interistituzionale, avviato dalla precedente amministrazione, con Prefettura, forze dell’ordine, Polizia Locale, Servizio sociale ATS 6, Servizi sanitari territoriali, Istituti scolastici, gestori dei locali e terzo settore per definire insieme regole condivise e percorsi educativi;
- tornare a riconoscere al Comando di Polizia Locale il ruolo di coordinamento intercomunale e con le altre forze dell’ordine di azioni di sicurezza integrata, trasversali e programmate e interventi di controllo mirati;
Inoltre, in una logica di sicurezza integrata, occorre una regia per definire regole condivise su orari di apertura, vendita di alcolici e musica nei luoghi della “movida” fanese, e per promuovere percorsi educativi che favoriscano il rispetto delle regole, la cittadinanza attiva e una sicurezza vissuta come bene comune.
A chi governa oggi chiediamo coerenza e coraggio: la sicurezza non si gestisce con i post o gli slogan elettorali, ma con atti concreti, controlli efficaci e politiche giovanili coinvolgenti.
I cittadini – e in particolare i residenti e gli operatori turistici del Lido – meritano risposte serie, non un rapido cambio di narrazione a seconda di chi sta al governo della città.
Gruppo consiliare Partito Democratico
Dimitri Tinti – Sara Cucchiarini – Cristian Fanesi – Cesare Magalotti