Shopping di Natale, spesa media a 1.964 euro per famiglia. Nel Pesarese domina l’enogastronomia

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Barbara Marcoloni, Confcommercio Marche Nord - Foto di occhioallanotizia.it

FANO – Negli anni è cambiato il modo di fare shopping e il Natale dei consumi racconta uno scenario nuovo. Dopo una forte spinta a fine novembre con il Black Friday, le vendite natalizie hanno attraversato una fase di rallentamento, per poi tornare a crescere con l’arrivo della tredicesima, che resta il vero motore degli acquisti di fine anno. «È fondamentale, è sicuramente il motore di quelli che saranno poi gli acquisti. Di fatto tutti aspettano la tredicesima: l’81 per cento degli italiani, soprattutto anche i marchigiani, faranno il dono di Natale aspettando appunto la tredicesima, che è il motore dell’acquisto natalizio», spiega Barbara Marcolini di Confcommercio Marche Nord. Nel frattempo le abitudini di acquisto si sono anticipate. Se un tempo i regali si concentravano soprattutto dopo l’8 dicembre, oggi molti consumatori scelgono di muoversi già a fine novembre, approfittando delle promozioni. Secondo l’Ufficio Studi di Confcommercio, la spesa media per famiglia si attesta a 1.964 euro, in aumento di 53 euro rispetto allo scorso anno, mentre il budget per i doni resta sostanzialmente stabile, intorno ai 211 euro pro capite. Tra le voci di spesa più gettonate si confermano l’elettronica, gli accessori moda e l’abbigliamento di fascia medio-bassa. Nelle Marche, però, a fare la parte del leone è l’enogastronomia. «Sicuramente fa da padrona, soprattutto nella nostra regione. Il re rimane sempre l’enogastronomia, in quanto è quella più identitaria. Oggi viene percepita come un prodotto di lusso premium, ma legato al cibo. Abbiamo tanti prodotti importanti e quindi la tavola diventa il regalo, il dono per quanto riguarda il mangiare. Dopodiché abbiamo abbigliamento, accessori, scarpe. Sta andando molto bene anche il benessere per se stessi, per l’estetica, che registra un incremento», aggiunge Marcolini. Cresce anche la propensione a dedicare parte del budget a piccoli piaceri personali, come una cena al ristorante, una serata al cinema o a teatro e le spese per il benessere. Dal mondo del commercio arrivano segnali di prudenza. Dopo il picco del Black Friday, le vendite rallentano nei giorni feriali e si concentrano soprattutto nei fine settimana. Nel complesso aumenta però la quota di italiani che farà regali di Natale e cresce anche chi affronta le spese delle feste con maggiore serenità, segno di una fiducia che lentamente prova a ripartire. Confcommercio invita infine a privilegiare i negozi fisici rispetto agli acquisti online, a sostegno del commercio di prossimità.

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