FANO – “Sarebbe un risultato storico per Fano il raggiungimento dello status di città capoluogo. Senza però il voto espresso dal Consiglio Comunale – commenta Fano Cambia Passo – in cui è stata approvata all’unanimità la mozione “Riconoscimento del Comune di Fano quale ulteriore capoluogo della Provincia di Pesaro e Urbino”, proposta dalla stessa Lista Civica e sottoscritta da tutti i gruppi consiliari, il procedimento per ottenere questo riconoscimento non sarebbe mai potuto partire.
Si tratta di un iter lungo e complesso, ma pienamente realizzabile, che per arrivare all’obiettivo richiederà il coinvolgimento delle forze politiche, amministrative e sociali a livello locale e regionale, fino ad arrivare al Parlamento per la promulgazione di una legge dello Stato.
Come emerso dagli interventi dei gruppi consiliari, questo riconoscimento rappresenterebbe un atto di giustizia per una città come Fano — terza delle Marche per popolazione — e contribuirebbe a riequilibrare una situazione finora sfavorevole e caratterizzata da una forte dipendenza da Pesaro.
Il nuovo status porterebbe a Fano risorse economiche oggi accessibili solo a Pesaro in quanto capoluogo, consentendo lo sviluppo di progetti condivisi ma su un piano di parità. Ciò favorirebbe uno sviluppo più armonico di tutto il territorio provinciale, con ricadute positive per le vallate del Foglia, del Metauro e del Cesano.
A tal proposito il capogruppo di Fano Cambia Passo, Luigi Scopelliti, ha ricordato lo “sgarbo” riportato anche dall’ex sindaco Massimo Seri in un’intervista: il caso in cui Fano perse finanziamenti destinati alla valorizzazione dell’area dal Pesce Azzurro alla Capitaneria, poi assegnati esclusivamente alle città capoluogo, senza considerare la qualità dei progetti presentati.
Oltre ai dati attuali, anche la storia riconosce questo ruolo a Fano: come ricordato da Dino Zacchilli, la città fu capoluogo della Provincia della Valle del Metauro già nel periodo napoleonico (1805-1814).A chi osserva che il riconoscimento comporterebbe un aumento del numero di consiglieri, assessori e dei relativi emolumenti a spese dei cittadini, rispondiamo che, se l’obiettivo è migliorare l’efficacia dei servizi e rispondere meglio alle esigenze dei cittadini, si tratta di un investimento giustificato.
L’auspicio — e al tempo stesso la condizione necessaria per il successo della proposta — è che tutte le forze politiche e la cittadinanza si confrontino per raggiungere un accordo sugli obiettivi, tenendo conto anche delle esigenze delle altre città della provincia, comprese Pesaro e Urbino”.
Luigi Scopelliti – Fano Cambia Passo













