Sant’Angelo in Vado: oggi il premio Tartufo d’Oro ad Oscar Farinetti

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SANT’ANGELO IN VADO È stata inaugurata ieri la 62° Mostra Nazionale del Tartufo Bianco Pregiato di Sant’Angelo in Vado. Alla presenza di amministratori, politici e autorità il sindaco Stefano Parri ha dato il via alla kermesse vadese, la seconda più antica d’Italia dopo la piemontese Alba.

“È sempre un’emozione aprire questa Mostra – ha detto il sindaco Parri -, un evento di promozione che da oltre sessanta anni guarda a un intero territorio. Per noi questa è un’occasione importante perché la Mostra destagionalizza i flussi turistici e ci dona la possibilità di portare in vetrina le nostre bellezze paesaggistiche, artistiche e storiche. A queste aggiungiamo poi il tartufo bianco, un’eccellente indicatore biologico e un patrimonio culturale da difendere e tutelare. Con questa edizione  cerchiamo di valorizzare il prodotto,  inserendo un macrotema di estrema rilevanza come quello della tutela ambientale”.

 

Il taglio del nastro è stato preceduto da un evento per sensibilizzare sull’importanza della tutela degli alberi anche in ottica della salvaguardia dell’habitat del tartufo. Proprio dove infatti comincia la zona industriale rimane una solitaria quercia, il residuo di due lunghi filari di querce antiche, che davano tartufi bianchi ma che nell’ultimo secolo sono scomparse per lasciare spazio alle opere dell’essere umano.
Andrea Paleani, presidente dell’associazione dei cavatori e amici del bosco Pianta una pinata e spera, e Fabiano Martelli, commerciante di tartufi locale, sono intervenuti raccontando il legame affettivo con questo luogo e l’importanza di tutelare e tramandare un ambiente sano e incontaminato dove il tartufo possa crescere.

A seguire, invece, la Piazza del Tartufo è stata lo scenario di una frittata al tartufo di ben mille uova e 10 chili di tartufo nero, cucinata dall’Associazione Professionale Cuochi Italiani con la collaborazione di Martelli Tartufi.

TARTUFO D’ORO A FARINETTI Oggi alle 17.30  sul palco principale ci sarà anche la prima consegna del Premio Tartufo d’Oro a Oscar Farinetti, che presenterà il suo ultimo libro dal titolo ‘La regola del silenzio’. Si tratta del primo romanzo del noto imprenditore italiano, autore di libri di successo e divulgatore straordinario della cultura del cibo e della sostenibilità.

 

LA COLLABORAZIONE CON L’UNIVERSITÀ DELLA TUSCIA I cambiamenti climatici stanno portando grandi stravolgimenti agli ecosistemi appenninici, soprattutto in termini di temperature e distribuzione delle piogge. Questo, insieme ai tagli dei boschi che spesso non tengono conto del fattore tartufo, mette a repentaglio l’integrità degli ecosistemi e, di conseguenza, anche quella del tartufo.

Negli ultimi due mesi sono state gettate le basi per una collaborazione tra i tartufai del territorio di Sant’Angelo in Vado e l’Università della Tuscia. Incontri e colloqui condivisi hanno coinvolto il Comune di Sant’Angelo in Vado, i tartufai dell’Associazione Pianta una Pianta e Spera, AMAP e l’Università della Tuscia. Insieme al professor Alfredo Di Filippo, docente di Botanica, Presidente del Corso di Scienze della Montagna e National Geographic Explorer, è stato impostato un accordo che trasformerà il territorio di Sant’Angelo in Vado un laboratorio a cielo aperto per lo studio del tartufo.

I tartufai saranno invitati a raccontare e condividere le proprie esperienze e informazioni, da incrociare con dati relativi al meteo e alla crescita delle piante. In questo modo, sfruttando il grande patrimonio di conoscenza dei tartufai, con decenni di esperienza nella raccolta, sarà possibile comprendere meglio il rapporto tra clima, boschi e tartufo.

Lo studio -commenta Alfredo Di Filippo, responsabile del Laboratorio e Presidente del Corso di Laurea in Scienze della Montagna- sarà basato su un protocollo di raccolta pluriennale di dati di campo sulla presenza di tartufo, i cui dati saranno poi confrontati con la risposta al cambiamento climatico di alberi e foreste della zona, monitorata tramite le caratteristiche degli anelli legnosi. Alberi e funghi sono infatti legati da complessi rapporti di simbiosi, che il cambiamento climatico può alterare anche drasticamente mettendo a rischio la futura produzione di questi prodotti unici ed emblematici dell’Appennino”.

Questo passaggio è fondamentale per raccogliere dati certi su cui impostare un lavoro mirato di tutela dell’habitat e garantire la conservazione del tartufo nel territorio di Sant’Angelo in Vado ma anche altrove.

IL PROGRAMMA DI DOMENICA 12 OTTOBRE si intensifica con tanti appuntamenti. Dalle ore 10 si può fare esperienza di cerca al tartufo (info e prenotazioni: 3394110348), seguire il 33° Raduno delle auto storiche ‘Le Strade del Tartufo’ (Porta Albani – Corso Garibaldi), portare i bambini allo spettacolo di falconeria con ‘Le Ali della Terra’ nell’Area Kids, godersi l’apertura di ‘Tartufarte, il Festival dell’Arte – Contaminazioni’ in via Maremma (piazzetta abramo Ceccarelli). Prima di fermarsi a pranzo nelle cantine gastronomiche, nei ristoranti o all’Osteria di Palazzo Mercuri, appuntamento al cooking show di Roberto Dormicchi alias Triglia di Bosco, per una spaghettata collettiva, in collaborazione con Pasta Girolomoni e con Fabiano Martelli Tartufi (ore 11.30 – Piazza Umberto I). 

Alle ore 16 l’omaggio del Comune di Sant’Angelo in Vado a Nanni Valentini, in occasione del quarantennale della morte dell’artista (Sant’Angelo in Vado, 1932 – Vimercate, 1985) nel convegno dal titolo ‘Nanni Valentini. Eredità di un Maestro’ nell’Auditorium di Santa Caterina ‘delle Bastarde’ e, per l’intera durata della 62° Mostra del Tartufo, sarà esposta, nello spazio espositivo del Punto IAT di Sant’Angelo in Vado, l’opera Annunciazione di Urbania di Nanni Valentini, concessa al Comune di Sant’Angelo in Vado grazie alla collaborazione con il Comune di Urbania. La mostra sarà visitabile tutti i giorni secondo gli orari indicati nel programma (info: Punto Iat).

Sono aperte le mostra a cura di Stefania Biagetti ‘Pensieri leggeri  come la carta’ (Sacrestia Chiesa di San Filippo), la mostra ‘I Luoghi della Memoria’ di Angelo Marini (Studio Marini – via Canale, 10), la mostra ‘Resilienza’ di Rodolfo Boccioni (Galleria Boccioni – via  Madonna, 3). Sono visitabili la Domus del Mito, Palazzo Mercuri, il Museo dei Vecchi Mestieri,  la Chiesa di Santa Maria Extra Muros e Pinacoteca, la Chiesa di Santa Caterina delle Bastarde, il Museo  archeologico e il Museo MBA.

 

La 62^ Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di Sant’Angelo in Vado è promossa dal Comune di  Sant’Angelo in Vado con il sostegno della Regione Marche, della Provincia di Pesaro e Urbino,  dall’Unione montana Alta Valle del Metauro, Camera di Commercio delle Marche, in collaborazione con l’associazione nazionale Città del Tartufo. 

Info: mostratartufo.it | IG: mostratartufosantangeloinvado | FB: Mostra Nazionale del Tartufo Bianco di  Sant’Angelo in Vado

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