Santa Croce, Minardi: «Altro che ospedale di primo livello, Fano diventa dépendance di Pesaro»

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ANCONA – “Il sindaco Serfilippi sa bene che la Lega sta subendo un tracollo di consensi e che alle prossime elezioni regionali il successo del 2020 non sarà che uno sbiadito ricordo, anche a causa dello sciagurato operato dell’assessore leghista alla Sanità Saltamartini. Dunque che fa per provare a risalire goffamente la china? Ritira fuori polemiche vecchie e stantie come quella dei 13 ospedali chiusi. Potrei spiegare a Serfilippi che né il Partito Democratico né il centrosinistra hanno mai chiuso ospedali, semmai si lavorava a una riorganizzazione del sistema sanitario in base ad obblighi di legge e tutelando i servizi nei territori che, se fosse stata portata a termine, avrebbe sicuramente dato ai marchigiani una sanità ben più efficiente di quella che hanno oggi, frutto di scelte che hanno allungato all’infinito le liste di attesa, fatto esplodere la mobilità passiva verso altre regioni, favorito il privato e portato un cittadino su dieci a rinunciare alle cure. Potrei spiegarglielo, ma temo che il furore propagandistico con cui Serfilippi si ostina a difendere l’indifendibile lo stia rendendo poco lucido e ancora meno ricettivo all’ascolto. I suoi attacchi sui social ai medici, così come quello scorretto di una candidata leghista all’encomiabile dottor Gabriele Frausini a cui va tutta la mia stima e solidarietà, ne sono la prova. Ci dica come vuole migliorare la sanità delle Marche piuttosto che scaricare responsabilità su chi c’era prima dopo cinque anni di governo. Perché non avete mantenuto le promesse che demagogicamente avevate fatto durante la campagna elettorale nel 2020, ingannando palesemente i cittadini?”.

A dirlo è Renato Claudio Minardi, candidato nelle liste del Partito Democratico per il collegio della provincia di Pesaro Urbino alle prossime elezioni regionali del 28 e 29 settembre.

“In merito al Santa Croce – aggiunge Minardi – Serfilippi dovrebbe sforzarsi di leggere bene l’atto aziendale, fatto con tre anni di ritardo, prima di raccontare favole. La “sua” giunta regionale ha deciso che a Pesaro verrà realizzato un nuovo ospedale, peraltro più piccolo e con meno posti letto di quello pensato dal centrosinistra. Sostenere come fa lui e tutto il centrodestra che il Santa Croce resterà un ospedale di primo livello non corrisponde affatto agli atti approvati dalla Giunta regionale. Come potrà esserlo se i primari di Medicina, Chirurgia, Urologia, Ortopedia e Anestesia resteranno condivisi con Pesaro e se Gastroenterologia sarà spostata a Pesaro? La verità, che rende molto agitato Serfilippi, è che grazie alla giunta Acquaroli l’ospedale di Fano diventerà la dépendance di Pesaro, ma senza una azienda ospedaliera chiusa senza motivo solo per questioni politiche e ideologiche. Fano, infatti, non avrà una chirurgia generale autonoma ma solo per piccoli interventi programmati. Serfilippi dovrebbe comportarsi da sindaco e non come un ultras della politica. Magari se trovasse il tempo di studiare un po’ e di leggersi per esempio l’atto aziendale dell’Ast, in un sussulto di dignità istituzionale potrebbe chiedere delucidazioni ad Acquaroli e Saltamartini sui motivi che hanno portato alla chiusura del servizio di day hospital oncologico nella giornata di sabato al Santa Croce e sul perché le guardie mediche nel nostro territorio funzionano a giorni alterni, costringendo i cittadini a fare il giro dell’oca fra Calcinelli, Fossombrone e Fano”.

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