Ruggeri (M5S) chiede un nuovo impulso al Piano Regionale di bonifica e smaltimento amianto

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MARCHE – La Consigliera regionale del Movimento 5 Stelle, Marta Ruggeri, sollecita il Presidente e la Giunta ad adottare misure urgenti e consistenti per dare un nuovo impulso al Piano Regionale Amianto (PRA), in attuazione della normativa statale (L. 257/1992) e del Piano approvato nelle Marche nel 1997.

La proposta prende atto che, nonostante le Marche siano tra le Regioni che in passato hanno condotto una mappatura accurata dei siti con presenza di amianto – risultando così tra le aree con il maggior numero di siti censiti a livello nazionale – gli interventi di bonifica risultano ancora limitati, come ha sottolineato a più riprese il Comitato ONA di Pesaro, specialmente in considerazione della data del 1° luglio 2025, entro la quale gli Stati membri UE avrebbero dovuto completare l’eliminazione dei prodotti contenenti questo agente cancerogeno conclamato.

“L’amianto, soprattutto se deteriorato, rappresenta una seria minaccia per la salute pubblica, come evidenziato dal lavoro fondamentale svolto dal Centro Operativo Regionale (COR) che contribuisce, all’interno al Registro Nazionale Mesoteliomi (ReNaM), alla sorveglianza epidemiologica del tumore” afferma la Consigliera Marta Ruggeri. “Dobbiamo agire con maggiore decisione per eliminare questa minaccia silente dai nostri territori.”

La mozione evidenzia la necessità di agire sui manufatti deteriorati: il pericolo sorge quando l’amianto si degrada, rilasciando fibre. La presenza di grandi quantità di amianto non bonificato, specialmente su vecchi tetti, alimenta il rischio per la popolazione generale.

Per interventi di questo tipo la Regione Marche dispone di una somma di oltre 4,7 milioni di euro, stanziata dal Fondo Sviluppo e Coesione (FSC 2014-2020) per la bonifica da amianto negli edifici pubblici, in particolare scuole e ospedali. Tali risorse devono essere utilizzate tempestivamente, anche perché la Direttiva UE 2023/2668 impone di ridurre drasticamente il limite massimo di esposizione alle fibre di asbesto entro dicembre 2025, rendendo più che mai urgente intensificare le operazioni di bonifica e controllo.

“Non possiamo più permetterci ritardi. È ora che la Regione Marche dia un segnale forte, utilizzando le risorse disponibili per la bonifica degli edifici pubblici, nonché per la realizzazione di un progetto di sostituzione delle vecchie condotte idriche interessate, e che si faccia portavoce presso il Governo centrale per sostenere economicamente gli Enti che vogliono eliminare l’amianto,” conclude Ruggeri.

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