MARCHE – La capogruppo del M5S in Regione Marta Ruggeri critica l’atteggiamento pregiudiziale della maggioranza:
«In un bilancio già blindato dai contributi elargiti a favore di Comuni e associazioni dei collegi elettorali di provenienza dei vari esponenti della maggioranza (80.000 euro a testa) non c’è stato spazio neppure per la memoria di Carlo Urbani e per commemorare la Resistenza, per le proposte migliorative del Movimento 5 Stelle». La capogruppo Marta Ruggeri ha commentato con amarezza i risultati del dibattito odierno in consiglio regionale: «La maggioranza di centrodestra ha persino rifiutato, con il suo tipico atteggiamento pregiudiziale, di costituire un fondo per le famiglie più disagiate. Avevamo proposto di stanziare due milioni di euro per pagare le bollette di gas ed energia elettrica, da finanziare riducendo gli emendamenti “marchetta” e le altre spese clientelari inserite nella legge di stabilità».
Rifiutata la proposta di finanziare meglio la legge regionale sugli incentivi per rimuovere e smaltire l’amianto negli immobili privati, una legge approvata dal consiglio regionale nel 2020 su iniziativa di M5S. Ad oggi mai finanziata la legge regionale per promuovere il libro e la lettura. «Una buona legge che purtroppo continuerà a restare sulla carta – ha proseguito Ruggeri – perché la maggioranza non ha accettato la previsione di uno stanziamento di 100.000 euro per 2023 e 2024. La stessa sorte ha subito, purtroppo, l’emendamento riguardante la legge sul servizio di psicologia scolastica. Ritengo invece che sia una legge molto importante, soprattutto in un momento in cui la pandemia e le difficoltà finanziarie delle famiglie hanno lasciato cicatrici evidenti nell’equilibrio psichico di molti adolescenti».
Senza risorse la legge regionale sull’assistenza alle famiglie che necessitano di servizi per l’infanzia e sul sostegno alle funzioni genitoriali. «Avevo chiesto la copertura delle risorse necessarie pari a 100.000 euro – ha specificato Ruggeri – dalla riduzione dei contributi a favore delle imprese per gli impianti di risalita e di innevamento delle piste da sci».
Gli emendamenti proposti da Ruggeri prevedevano inoltre il sostegno alle comunità energetiche per l’autoproduzione da fonti rinnovabili (100.000 euro l’anno per il 2023 e il 2024) e alla legge regionale per prevenire e contrastare bullismo, cyberbullismo, sexting e cyberpedofilia, approvata nel 2021 (50.000 euro all’anno).
«Per quanto riguarda la limitazione introdotta dalla legge regionale all’esenzione del bollo sulle auto ibride, ho appurato – ha affermato Ruggeri – che l’esenzione rimasta agevola solo i veicoli più inquinanti tra quelli a trazione ibrida. Ho quindi proposto che la misura rimanga almeno per tutte le autovetture con emissioni inferiori a 60 grammi di CO2 per chilometro e di costo inferiore a 35.000 euro più Iva. Niente da fare».
Per i 5 Stelle sarebbe inoltre stato da eliminare l’incentivo regionale al rilascio di nuove licenze di caccia e la previsione che permette di nominare un consulente esterno per ogni assessore («Inopportuna sia per i costi sia per la presenza in Regione di personale con competenze specifiche già a disposizione degli assessori»). L’unico ingiusto provvedimento che l’opposizione è riuscita a fermare è il ripristino dello stipendio intero a favore dei consiglieri regionali che svolgono un’altra attività professionale con compensi superiori a 3.200 euro al mese («Era un’ingiustizia nei confronti di coloro che si occupano a tempo pieno del loro ruolo amministrativo»).
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