Rissa dopo Montecchio–Urbania, 12 tifosi identificati e colpiti da DASPO: 29 anni di divieto complessivo

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VALLEFOGLIA – Di seguito ai fatti di violenza accaduti il 19.01.2025, in occasione dell’incontro di calcio tra le squadre “K Sport Montecchio Gallo” e “Urbania Calcio 1920”, disputato a Montecchio, presso lo stadio Spadoni di Vallefoglia e valevole per il campionato di Eccellenza, che hanno coinvolto le due opposte tifoserie, il Questore di Pesaro Urbino ha emesso n.12 provvedimenti di divieto di accesso alle manifestazioni sportive, cd. DASPO a carico di altrettanti tifosi.

Le violenze, accertate nell’immediatezza dai militari della locale Stazione dell’Arma dei Carabinieri, si sono verificate al termine della partita, all’esterno dell’impianto sportivo, ed hanno visto la partecipazione di numerosi tifosi delle due compagini che si sono affrontati, utilizzando anche cinture e oggetti contundenti, e sono poi sfociati in una vera e propria rissa con alcuni dei partecipanti che hanno riportato delle ferite; violenze che sono iniziate all’esterno dell’impianto e si sono poi spostate nei pressi di un vicino locale pubblico.

L’attività di polizia ha consentito di raccogliere numerosi elementi che hanno permesso di individuare i soggetti che hanno partecipato alle azioni di violenza e ricostruire le singole condotte da essi messe in atto, potendo così attribuire specifiche responsabilità ai soggetti poi raggiunti dal DASPO.

Dopo questa articolata ricostruzione delle responsabilità, la Divisione Anticrimine della Questura di Pesaro – Urbino ha avviato l’attività istruttoria circa gli episodi di violenza segnalati che hanno consentito, poi, al Questore di emettere dodici provvedimenti di divieto di accesso a manifestazioni sportive, di durata variabile da un minimo di un anno fino ad un massimo di cinque anni -nel caso di soggetti con più gravi responsabilità e già in passato raggiunti da analoghi provvedimenti-, per complessivi  29 anni  di divieto di accesso per i soggetti destinatari della misura di prevenzione emessa.

Tale attività di prevenzione rientra nelle più ampie competenze attribuite dalla legge al Questore al fine di rispondere in modo efficace a quelle forme di violenza che talvolta si verificano nei contesti sportivi e che sono, dunque, meritevoli di adeguata ed efficace risposta, vietando così ai responsabili di poter presenziare alle manifestazioni sportive per tutto il tempo in cui la misura è efficace. 

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