FANO – “Ho presentato un’interrogazione rivolta al Presidente della Regione Marche e all’Assessore competente, per conoscere quali interventi siano stati deliberati dalla Regione in merito alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico del torrente Arzilla, che attraversa un quartiere densamente abitato della città di Fano.
L’iniziativa nasce dalla crescente preoccupazione dei cittadini per gli effetti del cambiamento climatico, che ha reso sempre più frequenti e violenti gli eventi atmosferici estremi, con conseguenti alluvioni che hanno colpito anche il territorio marchigiano. In particolare, il torrente Arzilla è stato più volte soggetto ad esondazioni, tra cui quella drammatica del 1979, che ha causato gravi danni e richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per il salvataggio di numerosi residenti.
I cittadini che abitano nelle aree individuate dalle mappe di rischio come soggette ad esondazione sono giustamente preoccupati, tanto da essersi riuniti in un Comitato ed avere interpellato la Prefettura. “Nonostante anni di interlocuzioni e di studi per la redazione del contratto di fiume Metauro-Arzilla, non risultano ancora attuate le misure concrete di mitigazione del rischio previste come prioritarie dal Piano di Gestione del Rischio Alluvioni dell’Autorità di Bacino regionale. L’unico intervento significativo recente messo in atto dalla Regione risulta essere stato l’innalzamento dell’argine sinistro nei pressi della foce.
Per il bacino dell’Arzilla il Piano individua come misure assolutamente prioritarie la realizzazione di aree di laminazione e casse di espansione, e come misure critiche la pulitura ed il taglio selettivo della vegetazione, la stabilizzazione delle sponde mediante inerbimento e piantumazione, oltre alla verifica delle opere trasversali esistenti ed il rifacimento dei ponti che presentano una luce inadeguata.
Inoltre, il Consorzio di bonifica delle Marche risulta beneficiario di oltre 25 milioni di euro di fondi del PNRR, destinati anche a questo tipo di interventi. Ci sono poi i fondi dedicati al dissesto idrogeologico del bilancio regionale e del Ministero dell’Ambiente.
Mi auguro che questa volta in Consiglio regionale ci si astenga dal solito rimpallo delle responsabilità tra Enti, e che l’amministrazione regionale mi dia risposte concrete e convincenti”.
Marta Ruggeri, capogruppo M5S in consiglio regionale