MARCHE – “Metteremo nelle Marche un’assessore all’agricoltura forte, serio e competente, non come adesso. Abbiamo bisogno, in questo settore, di avere una persona appassionata e in costante rapporto con le associazioni, che conosca il territorio e che conosca gli agricoltori”, così Matteo Ricci, europarlamentare PD e candidato alla presidenza della Regione Marche, in occasione del tavolo tematico dedicato ad approfondire i punti del programma dell’Alleanza del Cambiamento dedicati all’agricoltura, assieme a Dario Nardella, europarlamentare PD e membro della commissione Agricoltura e Sviluppo Rurale (AGRI) in Europa, alla presenza delle associazioni del settore agricolo, degli imprenditori e degli operatori del mondo dell’agricoltura marchigiana.
“C’è bisogno di un lavoro comune tra la Regione e i rappresentanti del mondo agricolo, con un impegno costante nei loro confronti nell’interesse delle organizzazioni e dei lavoratori di questo settore. – afferma Ricci – Noi vogliamo diventare nei prossimi anni una regione leader in Europa per la qualità della vita e dentro il tema della qualità della vita, il paesaggio ha un valore centrale e quindi vorrei capire come possiamo indirizzare alcune risorse di carattere ambientale per sostenere il settore agricolo, che contribuisce a reggere un elemento fondamentale della nostra della nostra bellezza che è il paesaggio. – prosegue – Bisogna anche capire se ci possono essere delle risorse europee, che gestisce la regione, indirizzate alle politiche di sostenibilità ambientali che possono andare a vantaggio della tutela del paesaggio. Così come credo che dobbiamo avere un’attenzione particolare sulle aree interne e quindi, oltre al contributo a fondo perduto di almeno 30.000 euro a coloro che decideranno di comprare o affittare una casa nelle aree interne, degli asili nido e dei trasporti scolastici gratuiti, degli incentivi alle botteghe e ai medici di base, dobbiamo fare lo stesso ragionamento anche per chi lavora nel settore agricolo in aree dell’entroterra. – prosegue – Cosi come nel grande progetto culturale porteremo avanti per Marche dovremo valorizzare il territorio enogastronomico. – conclude- Andranno poi affrontati i temi del cambiamento climatico e dell’esigenza dell’acqua, così come l’applicazione delle nuove tecnologie anche nel settore agricolo”.
““Sulla ZES, partendo dal presupposto che nelle Marche è un bluff, perché non è un decreto ma un disegno di legge, non prevede un euro per la nostra regione e vengono esclusi la metà dei comuni marchigiani, – dichiara Ricci – Non abbiamo ancora capito se interesserà o meno l’agricoltura, perché nel fondo unico del mezzogiorno c’è un credito d’imposta per gli investimenti, ma vale anche per le regioni di transizione oppure no?. – continua – C’è bisogno poi di una PAC (Politica Agricola Comune) adeguata nei prossimi mesi, ed è questa infatti la prima battaglia che Dario Nardella sta portando avanti per noi in commissione europea, perché con i Dazi di Trump e dei suoi amici sovranisti in arrivo, c’è il rischio di mettere completamente in ginocchio gli agricoltori”.