Resilienza, innovazione e comunità: da Fabriano le nuove strategie per le aree montane italiane

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Fabriano, 14 novembre 2025 – Fabriano si conferma laboratorio nazionale di innovazione e resilienza per le comunità montane. Ieri, nella Sala Ubaldi dell’Istituto Tecnico Agrario, si è svolta la presentazione del Rapporto Montagne Italia 2025, realizzato da UNCEM nell’ambito del Progetto ITALIAE ed edito da Rubbettino, con la collaborazione dell’Unione Montana Esino-Frasassi. L’incontro ha visto la partecipazione di cittadini, istituzioni e giovani, impegnati a confrontarsi sui dati sociali ed economici e sulle politiche di sviluppo sostenibile delle aree montane.

“Il Rapporto ci darà stimoli importanti – ha sottolineato il presidente dell’Unione Montana Esino-Frasassi e Vicepresidente di UNCEM Marche, Giancarlo Sagramola – vogliamo ragionare in scala più vasta, andando oltre il nostro territorio e provando come Comuni a essere motori dello sviluppo locale. La montagna non si misura in metri, ma nella capacità delle comunità di resistere, adattarsi e crescere. La recente Legge 131/2025 rischia di penalizzare le comunità sotto i 600 metri, escludendo molte frazioni dall’accesso ai benefici per le aree montane. Serve equità per l’Appennino: la montagna vive nelle persone, nei servizi, nella resilienza dei territori”.

Marco Bussone, presidente nazionale di UNCEM, ha aggiunto: “Fabriano e l’Unione Montana Esino-Frasassi dimostrano come le montagne italiane possano essere territori di innovazione, resilienza e attrazione per nuove comunità. Valorizzare esperienze virtuose come questa è fondamentale per invertire il trend dello spopolamento”.

Al dibattito hanno partecipato anche il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, che ha osservato: “Ogni iniziativa che sostiene il neo-popolamento e il lavoro locale rafforza la coesione delle nostre comunità”. Il professore e assessore all’Ambiente e Transizione Ecologica, Gabriele Comodi, ha sottolineato l’importanza di un approccio integrato tra ambiente, energia e turismo. Luca Possanzini, presidente di Marche Verdi, ha aggiunto: “La montagna è un patrimonio da proteggere ma anche da vivere, con politiche ambientali e culturali forti, anche il sindaco di Sassoferrato, Maurizio Greci ha sottolineato come “solo attraverso collaborazione e solidarietà istituzionale possiamo costruire un futuro coeso per le nostre comunità montane”. Presenti all’incontro anche il Vicesindaco di Cerreto d’Esi, Michela Bellomaria, e il consigliere comunale di Serra De’ Conti, Pier-Luigi Adorisio, in rappresentanza della sindaca Debora Pellacchia.

L’Unione Montana Esino-Frasassi comprende Fabriano, Cerreto d’Esi, Sassoferrato, Cupramontana, Staffolo, Mergo e Serra San Quirico, emergendo come polo manifatturiero, turistico e culturale. Fabriano, comune più esteso della provincia di Ancona, ospita 34 frazioni distribuite su 548,5 km², con una rete stradale frammentaria che rende indispensabile la cooperazione tra comuni. Secondo i dati del Rapporto UNCEM 2025, la popolazione dell’area è di 43.433 abitanti, con densità di 79 ab/km². L’economia locale combina industria leggera, artigianato, agricoltura e turismo lento; il reddito medio è di 17.800 euro per abitante. Negli ultimi dieci anni la popolazione è diminuita dell’11,2%, ma dal 2020 si registrano segnali di neo-popolamento grazie a lavoratori digitali, famiglie straniere stabili e incremento del turismo esperienziale. L’Unione Montana è impegnata in progetti di turismo sostenibile, filiere forestali, energie rinnovabili e gestione dei boschi demaniali certificati. Il Rapporto evidenzia come la decrescita demografica si stia appiattendo, passando dal −1,2% annuo del 2010–2018 al −0,6% tra il 2020 e il 2023, grazie a modelli di attrazione residenziale, digitalizzazione dei servizi e turismo sostenibile. L’Esino-Frasassi si conferma, in conclusione, laboratorio di resilienza demografica e ambientale, con la sfida principale di stabilizzare la popolazione e rigenerare i servizi di prossimità.

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