Residenze protette per anziani, Tinti: “La Giunta Acquaroli aumenta le tariffe e scarica i costi su famiglie e Comuni”

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MARCHE – “La Giunta regionale delle Marche ha definito “storico” l’accordo con i gestori delle strutture residenziali per anziani. Un provvedimento che, nella realtà, se ha qualcosa di “storico” è perché comporta un forte aumento delle rette a carico delle famiglie e dei Comuni:

Infatti, con l’aumento della quota della retta giornaliera per le strutture residenziali per anziani a carico della Sanità, nella recente delibera di Giunta (anche dopo il parere della Commissione consiliare) aumenta corrispondentemente anche la quota sociale a carico del Comune e/o della famiglia:

  • da 33,51 a 40,57 euro al giorno per le residenze protette per anziani non autosufficienti

  • da 45,00 a 54,48 euro al giorno per le residenze protette per demenze e Alzheimer

Gli aumenti possibili, con effetto dal 1° luglio 2025, quindi, andranno da circa 2.500 a circa 3.200 euro all’anno per famiglia.

Inoltre, è anche prevista la possibilità, per i gestori delle strutture, di aumentare fino al 75% la retta.

Un rincaro che colpisce anche prestazioni sanitarie che dovrebbero restare a carico del Servizio Sanitario, con effetti pesanti sugli anziani più fragili e sulle famiglie già alle prese con rette elevate e posti letto insufficienti.

A Fano, come gruppo del Partito Democratico, abbiamo presentato diverse mozioni e interrogazioni per sollecitare l’Amministrazione Serfilippi a:

  • avviare la realizzazione dei 60 posti letto comunali già autorizzati alla residenza protetta Don Tonucci per anziani non autosufficienti

  • chiedere alla Regione di aumentare il fabbisogno complessivo di posti RP sia per anziani non autosufficienti che per Alzheimer

  • promuovere azioni di coordinamento degli accessi e di controllo delle rette nelle strutture

Abbiamo più volte chiesto a questa Giunta di affrontare con serietà la questione degli anziani non autosufficienti e di sostenere concretamente le loro famiglie. Finora, però, non è arrivata alcuna risposta sostanziale: solo rimpalli di responsabilità che, dopo oltre un anno di governo della città, appaiono ormai come un alibi sempre meno credibile e sempre più inaccettabile.

La Giunta Serfilippi che si vanta spesso della “filiera istituzionale”, si unisca a noi per chiedere alla Giunta regionale, in un sussulto di dignità prima della scadenza del mandato, di ritirare questa delibera.

La Regione Marche anche per il futuro, che spero sarà amministrata dal centrosinistra guidato da Matteo Ricci (e mi impegnerò per questo), dovrebbe rivedere il fabbisogno regionale (ancora fermo al 2017, cioè alla Giunta Ceriscioli!) e incrementare il numero di posti letto, anziché aumentare le rette, garantendo il diritto alla cura e alla dignità delle persone più fragili”.

 

Dimitri Tinti, Consigliere comunale – Gruppo PD Fano

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