MARCHE – “Resta un solo rammarico: non essere riusciti a far comprendere pienamente a tutti i lavoratori l’importanza dell’occasione che avevano davanti per difendere i propri diritti.
Fuori luogo anche i festeggiamenti della destra marchigiana, infatti nel 2020, il presidente Acquaroli vinse le elezioni regionali con 361.186 voti di coalizione, pari al 27,55% degli aventi diritto al voto. In questa consultazione referendaria, invece, le forze di opposizione nelle Marche hanno mobilitato il 32,7% degli aventi diritto: un dato superiore di oltre 5 punti percentuali rispetto al risultato della destra nel 2020.
È evidente che si tratta di un voto compatto del centrosinistra, visto che l’elettorato di centrodestra ha largamente disertato le urne, obbedendo alle indicazioni ricevute da chi ricopre un ruolo istituzionale senza alcun rispetto della partecipazione e dei valori democratici.
Fossi in coloro che oggi festeggiano e ironizzano sul risultato, un minimo di preoccupazione me la porrei. Perché a ben guardare, i numeri parlano chiaro: la partecipazione registrata dimostra che c’è una parte viva e consapevole del Paese e delle Marche che non si rassegna e che ha scelto di alzare la testa.
Un ringraziamento alla Cgil per il poderoso lavoro fatto di cui a prescindere deve essere orgogliosa”.
Marta Ruggeri, coordinatrice provinciale del M5S e capogruppo in consiglio regionale
