PESARO – Il consiglio provinciale ha approvato il Piano di programmazione della rete scolastica 2026-2027. A favore la maggioranza de La Casa dei Comuni, contraria l’opposizione de La Nuova Provincia, che in apertura di seduta aveva chiesto senza successo il rinvio della delibera.
Al centro del documento la proposta congiunta Provincia-Comune di Pesaro per la realizzazione del Polo delle Arti, che prevede l’aggregazione degli indirizzi musicale e coreutico del liceo Marconi – dieci classi per 224 studenti – al liceo artistico Mengaroni. L’obiettivo, secondo l’ente, è riequilibrare i numeri delle autonomie scolastiche e rafforzare l’identità formativa dei singoli istituti, creando una filiera integrata delle arti in sinergia con le istituzioni culturali e di alta formazione cittadine.
Il Piano prevede anche la costituzione entro dieci giorni di una commissione tecnica, con rappresentanti delle istituzioni coinvolte, incaricata di definire le soluzioni logistiche. «Ci sono preoccupazioni su spazi e organici – ha osservato Patrizia Paoloni, responsabile dell’Ufficio Programmazione scolastica della Provincia – ma gli uffici scolastici provinciale e regionale hanno garantito attenzione su questi aspetti».
Nella stessa delibera rientrano i 750mila euro destinati all’Ipsia Benelli come istituto capofila del progetto Pnrr sulla filiera tecnologica-professionale. Il finanziamento servirà ad allestire quattro nuovi laboratori per tutte le scuole del Campus. Per liberare gli spazi, nove classi del Marconi saranno trasferite temporaneamente al Santa Marta. «Un passaggio necessario – ha spiegato il presidente Giuseppe Paolini – per non perdere i fondi e avviare i lavori».
Il dibattito in aula è stato acceso. La Nuova Provincia ha criticato la mancanza di condivisione e la tempistica ritenuta troppo rapida. Daniele Malandrino ha letto la lettera di un gruppo di genitori del Marconi, contrari allo spostamento e preoccupati per la continuità didattica. Luca Serfilippi ha avvertito del rischio di un calo di iscrizioni, mentre Enrico Rossi e Nicolò Pierini hanno ribadito che la commissione tecnica doveva precedere la delibera.
Dalla maggioranza posizioni opposte. Oriano Giovanelli ha definito la proposta «matura e in linea con le indicazioni ministeriali», pur riconoscendo la complessità del progetto. Anna Maria Mattioli ha parlato di scelta «lungimirante», legata anche agli investimenti del Comune su conservatorio, teatro Pedrotti e residenze per studenti.
Il documento passa ora alla giunta regionale e approderà all’Ufficio scolastico regionale a dicembre. L’avvio del Polo delle Arti è previsto per il 2026-27, con la possibilità di rinvio all’anno successivo qualora non si realizzassero in tempo le condizioni logistiche.