Provincia di Pesaro e Urbino, vittoria contro ‘Dexia’: 7,5 milioni di euro di risarcimento dopo la sentenza del tribunale

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La Provincia ha incassato sette milioni e mezzo come risarcimento danni nella causa contro Dexia, a seguito di sentenza in primo grado del tribunale di Pesaro. La notizia è stata riferita in consiglio provinciale dal segretario generale e direttore dell’ente di via Gramsci Michele Cancellieri. La vicenda riguarda i derivati sottoscritti nel 2003 come operazione di copertura dal rischio di modifica dei tassi di interesse sui mutui con altri istituti, attivata al tempo anche da ministeri e da altri enti locali. «All’epoca Dexia fu l’intermediario tra la Provincia e la banca. L’ente ha citato in giudizio Dexia – ha detto Cancellieri – con la motivazione che all’epoca non vennero fornite alla Provincia tutte le informazioni necessarie per un consenso pieno e convinto. Per questi contratti il foro competente era il tribunale di Londra. Ma tutti quelli che hanno fatto causa lì hanno perso inizialmente, anche nel nostro caso il giudice di Londra ha dato ragione a Dexia. Nel frattempo, però, è intervenuta la Brexit che ha cambiato lo scenario, perché le sentenze inglesi non sono più riconosciute dall’Unione europea. Quindi abbiamo deciso di fare causa rivolgendoci al tribunale di Pesaro». Non solo: «Dexia – ha proseguito Cancellieri – ha chiesto alla Cassazione l’interpretazione autentica sulla questione Brexit. La Cassazione ha ribadito che le sentenze inglesi non si applicano in Italia». Per cui, «la sentenza emessa a Londra che ci dava torto, condannando la Provincia anche al pagamento di 250mila euro di rimborso spese, non vale in Europa e non è applicabile. Invece con sentenza di primo grado, esecutiva, il tribunale di Pesaro ha condannato Dexia a risarcirci per sette milioni e mezzo più le spese legali. Fondi che hanno migliorato la cassa e il volume del bilancio. Ora li abbiamo vincolati (insieme alla parte degli interessi, ndr) e quindi non sono utilizzabili, in attesa dell’esito del giudizio di appello. Ma chiaramente è una buona notizia per l’ente», ha sottolineato Cancellieri, in sede di approvazione delle variazioni al bilancio di previsione (voto a favore della Casa dei Comuni, contraria la Nuova Provincia). Il consiglio provinciale ha anche approvato all’unanimità le proposte alle modifiche allo Statuto, rimuovendo la differenziazione tra decreti di organizzazione e decreti di governo approvati dal presidente: «Ma di fatto la Provincia li pubblicava già tutti, dall’inizio dell’anno, in base al regolamento dell’albo pretorio approvato nel 2025. In base alla proposta del consiglio provinciale lo Statuto potrà ora essere modificato dall’assemblea dei sindaci», ha evidenziato Cancellieri.

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