URBINO – «La risposta data oggi dall’Assessore alla Sanità sulla situazione del Pronto Soccorso di Urbino – dichiara la Consigliera regionale Marta Ruggeri – è l’ennesima dimostrazione di una Giunta che continua a minimizzare problemi enormi, senza mettere in campo soluzioni reali. La verità è che il Pronto Soccorso di Urbino è allo stremo e la Regione continua a far finta di niente.»
A fronte delle dimissioni del Direttore e della fuga di medici, l’Assessore ha parlato di una procedura in corso, emessa dall’AST 1 Pesaro Urbino, per il reclutamento di un primario e di dirigenti medici nella disciplina di Medicina di Emergenza Urgenza per le UU.OO.CC Pronto soccorso, sottolineando che garantirà la continuità assistenziale grazie al supporto delle altre strutture provinciali.
Ovviamente, questa soluzione non è da ritenersi ottimale, pertanto ho suggerito all’assessore di rendere questi bandi appetibili e attrattivi attraverso degli incentivi, affinché non si evidenzi nuovamente una fuga di medici e personale sanitario o, peggio, la rinuncia da subito a ricoprire proprio i posti del nosocomio ducale, visto che il bando indice un concorso pubblico per tutta l’Ast di Pesaro e Urbino.
Il dato più grave e allarmante rimane l’enorme dipendenza dai medici “a gettone”:
«L’80% dei turni del Pronto Soccorso è sorretto da personale esterno, spesso non stabilmente integrato, e il Governo regionale lo sa benissimo. Lo sa e lo tollera.
E’ noto che i medici gettonisti non hanno tutte le caratteristiche richieste dal servizio sanitario regionale, anzi, molto spesso sono oggetto di cronaca perché trovati riversi sulle scrivanie, vittime di turni massacranti a cui spesso si sottopongono per contratto.
«Siamo davanti al fallimento di una strategia sanitaria che sta facendo implodere gli ospedali dell’entroterra. Dopo aver chiuso la Murg a soli sei mesi dall’apertura, dopo aver promesso una riorganizzazione miracolosa, ora scopriamo che il Pronto Soccorso – che dovrebbe essere il cuore dell’emergenza – è praticamente lasciato nelle mani dei gettonisti. Una Regione che affida il 118 e l’emergenza alla precarietà non è in grado di garantire sicurezza ai cittadini.»
“Serve un tavolo tecnico per risolvere il problema del personale del pronto soccorso. A tal proposito ricordo che siamo ancora in attesa della riforma sulla emergenza urgenza più volte annunciata ma mai attuata, riforma che dovrebbe permettere alle persone di lavorare serenamente” sottolinea Ruggeri.
«Serve un piano straordinario immediato: assunzioni stabili, incentivi mirati affinchè l’ospedale di Urbino sia attrattivo per i lavoratori e le loro famiglie. Noi continueremo a denunciare senza sosta ciò che sta accadendo, finché la Regione non abbandonerà questa gestione improvvisata che sta impoverendo giorno dopo giorno il nostro sistema sanitario pubblico.» conclude la consigliera.













