Presentato il “Sentiero delle Stelle Amiche”: un cammino tra natura, storia e spiritualità

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FRONTONE – Sala piena ieri, lo scorso venerdì 29 agosto, al Castello della Porta di Frontone al convegno di presentazione ufficiale del “Sentiero delle Stelle Amiche”. Un nuovo itinerario immerso nel cuore delle Marche che non è soltanto un percorso escursionistico, ma un vero e proprio invito alla scoperta di un territorio in cui storia, arte, natura e spiritualità si intrecciano in maniera indissolubile. Il convegno – al quale hanno preso parte Paola Marchegiani, dirigente dell’Ufficio Turismo della Regione Marche, il sindaco di Frontone Daniele Tagnani, don Gianni Giacomelli del Centro Studi Avellaniti, il designer di destinazioni Andrea Pollarini e Osvaldo Lucciarini, presidente della Fondazione Medit Silva – è stata l’occasione per avviare una riflessione di ampio respiro sul tema “I turismi della natura nelle Marche: attualità e prospettive”, una sfida che riguarda da vicino lo sviluppo del territorio e la sua capacità di attrarre un pubblico sempre più attento alla qualità dell’esperienza di viaggio.

Il “Sentiero delle Stelle Amiche” collega due luoghi che, ciascuno a modo suo, raccontano l’anima più autentica delle Marche: il Castello della Porta di Frontone e il Monastero della Santa Croce di Fonte Avellana. Da un lato, l’imponente architettura fortificata rinascimentale, segnata dall’intervento voluto da Federico da Montefeltro e dall’ingegno di Francesco di Giorgio Martini, che ancora oggi domina il paesaggio con la sua forma inconfondibile. Dall’altro, l’antico monastero fondato intorno al 980 dai seguaci di San Romualdo, con i suoi spazi che custodiscono memorie religiose e culturali di portata universale, dal prezioso scriptorium alla biblioteca settecentesca, passando per la chiesa, il chiostro e la sala del Capitolo dalla volta stellata, che ha ispirato il nome stesso del Sentiero.

Fra questi due poli si snoda un cammino lungo 14,1 chilometri che attraversa luoghi dal fascino unico. Il borgo medievale di Frontone, la fossa del Mandrale, l’eremo della Madonna dell’Acquanera, le foreste millenarie custodite dall’Università degli Uomini Originari, gli allevamenti del cavallo del Catria e i prati dove in primavera germoglia il fungo Spignolo. Il nuovo sentiero nasce come proposta aperta a pubblici diversi, dimostrando la capacità di un itinerario di essere letto e vissuto secondo prospettive molteplici. È un tracciato pensato per i camminatori e gli escursionisti, che vi trovano un contatto autentico con boschi, pascoli e borgate; ma anche per chi ricerca benessere e lentezza, vivendo il cammino come esperienza rigenerante. Non mancano possibilità di interesse per chi ama l’osservazione del cielo e delle stelle, richiamata dal nome stesso del percorso, o per chi desidera riscoprire i sapori del territorio, come il pregiato fungo Spignolo che cresce nei prati del Catria. Una pluralità di approcci che mostra come il sentiero non sia una proposta univoca, ma una piattaforma di esperienze che intercetta passioni e sensibilità diverse.

Con un concept a cura dell’esperto di designer di destinazioni turistiche Andrea Pollarini, il progetto nasce dalla sinergia tra l’amministrazione comunale di Frontone, il GAL,  l’Università degli Uomini Originari di Frontone e il Centro Studi Avellaniti (ex Congregazione dei Monaci Camaldolesi di Fonte Avellana), che hanno condiviso l’obiettivo di valorizzare il territorio in cui sono insediati e proporre un’offerta turistica sempre più volta all’attenzione per il paesaggio e la natura, per i luoghi storici e per la sostenibilità.

Accanto all’aspetto naturalistico, emerge con chiarezza la valenza simbolica del percorso. Il “Sentiero delle Stelle Amiche” unisce due luoghi che incarnano funzioni e significati distinti: il Castello di Frontone, con la sua storia legata a potere politico e militare, e il Monastero di Fonte Avellana, fondato intorno all’anno Mille dai seguaci di San Romualdo, centro spirituale e culturale di grande rilievo. Mettere in relazione queste due realtà significa proporre non solo un itinerario fisico, ma anche un racconto che intreccia politica e spiritualità, storia civile e tradizione religiosa, in un dialogo che appartiene profondamente all’identità marchigiana.

Il convegno ha inoltre dedicato spazio al restauro della Sala del Capitolo di Fonte Avellana, oggi arricchita da un intervento di videomapping che ricostruisce digitalmente gli affreschi originari. Una scelta che unisce ricerca storica e tecnologia contemporanea, restituendo agli ambienti monastici una dimensione nuova e accessibile. La tecnologia consentirà di restituire all’ambiente la ricchezza cromatica e simbolica che un tempo lo caratterizzava, arricchendo così l’esperienza del visitatore con una forma di divulgazione capace di unire ricerca storica e linguaggi contemporanei.

Nel dibattito è stato sottolineato come il sentiero si inserisca all’interno di una rete regionale di cammini, in dialogo con percorsi come il Cammino dei Cappuccini e quello di San Romualdo. Questa prospettiva conferma che il turismo della natura non è più un fenomeno marginale, ma una componente strutturale dell’offerta turistica, in grado di contrastare lo spopolamento delle aree interne e di rafforzare i legami identitari delle comunità.

La giornata di Frontone ha segnato dunque l’avvio di un percorso che va oltre il singolo tracciato: il “Sentiero delle Stelle Amiche” diventa un laboratorio di valorizzazione, in cui la pluralità di esperienze e il valore simbolico del collegamento tra Castello e Monastero si uniscono per raccontare un territorio che vuole crescere in modo sostenibile, mantenendo vive le proprie radici e aprendosi a nuove forme di accoglienza.

Il Progetto è stato realizzato con il contributo del GAL Flaminia Cesano (attraverso la misura 19.2.7.6. “Investimenti relativi al patrimonio culturale e naturale delle aree rurali”) e alla sua realizzazione hanno contribuito numerosi soggetti: Unione Europea, Ministero delle Politiche Agricole, Regione Marche, Università degli Uomini originari di Frontone, Unione Montana Catria e Nerone, Monastero di Fonte Avellana, Comune di Frontone, Comune di Serra San Quirico, Azienda Speciale Consorziale del Catria, Alte Marche in una rete di collaborazione che conferma come la valorizzazione dei territori passi attraverso la sinergia tra istituzioni, comunità e realtà produttive.  

Alla realizzazione del progetto hanno contribuito anche il Centro Studi Avellaniti, Schnell spa, Eco Demolizioni srl Società Benefit e Institute for Climate Change Solutions.

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