FANO – Il consigliere regionale Pierini replica alla Ruggeri: “Trovo sinceramente sconcertante che si attacchi un investimento privato come quello della Link University a Fano senza nemmeno cercare di capire cosa comporti davvero: mettere a rischio capitali propri, assumersi responsabilità, creare impresa, costruire valore.
Qui non si toglie nulla al pubblico. Qui si aggiunge.
Lo dico chiaramente: si aggiunge.
La Link University non riceve fondi pubblici, non sottrae risorse agli atenei statali, non indebolisce il diritto allo studio. Al contrario: porta un’opportunità in più, in un settore dove la nostra Regione è in difficoltà da anni. Parliamo della carenza drammatica di medici.
La questione è semplice: uno studente deve poter scegliere. Pubblico o privato. Nessuno impone nulla, nessuno esclude. Si amplia l’offerta, si risponde a un’esigenza reale.
E in una Regione che ogni giorno si interroga su come trattenere i giovani, su come evitare che vadano via per studiare o lavorare altrove, dovremmo accogliere con intelligenza chi sceglie di investire qui. Non alzare muri ideologici prima ancora di capire.
L’intervento della consigliera Ruggeri, purtroppo, si muove in direzione opposta: chiusura, pregiudizio, ostilità verso l’impresa privata. Un atteggiamento che non porta alcuna soluzione concreta al vero problema: la carenza di medici e l’emergenza nella sanità pubblica.
Quando un soggetto privato decide di investire nella nostra provincia, usando risorse proprie per formare nuovi professionisti in un settore chiave come quello sanitario, questa si chiama opportunità.
E le opportunità non si ostacolano. Si colgono.
Del resto, stando alle dichiarazioni del responsabile della direzione didattica della Link University, la stessa università considera fisiologico il numero contenuto di iscrizioni iniziali e prevede una crescita nei prossimi anni. Ma, cosa ancora più rilevante, il privato che ha investito oggi si dichiara soddisfatto: e questo, per chi non vive di slogan, dovrebbe bastare per capire che non c’è nulla da ostacolare, ma molto da costruire.
Serve serietà, serve visione.
Serve – soprattutto – smettere di ragionare per riflessi ideologici.
La Regione deve aprirsi, attrarre investimenti, costruire futuro.
Altre strade, semplicemente, non ce ne sono”.











