MARCHE – “L’attuale legislazione elettorale ci obbliga ad una scelta di campo. La facciamo non come stato di necessità ma nella consapevolezza che il nostro obiettivo è la realizzazione di punti programmatici chiaramente indicati nel nostro documento. Il perseguimento di questo obiettivo, nell’interesse della comunità marchigiana-il fine-ci deve consentire di non dividerci sui mezzi.
Nel percorso di definizione delle alleanze abbiamo dovuto tenere necessariamente conto di chi ha offeso la nostra dignità politica rifiutando persino l’incontro. Sapremo farlo con la forza delle argomentazioni e lo stile istituzionale che non si può comperare al supermercato.
Partiamo dal presupposto che non si possono indicare ai cittadini punti programmatici per poi non attuarli. Base Popolare non può permettersi questo. Personalmente condivido in toto il programma e credo fermamente che si possa e si debba realizzare. Sotto questo profilo, come probabile forza minore della coalizione guidata da Acquaroli, dobbiamo essere la coscienza critica finalizzata ad una buona amministrazione.
Non potremo tollerare un centralismo regionale che si sostituisca a quello statale o che si aggiunga. Sotto questo profilo ritengo che il programma possa e debba essere incisivo per rendere la nostra una Regione europea con l’obiettivo di portare l’Europa nei Comuni ed i Comuni in Europa con un cambio di mentalità e di strategia.
La fuoriuscita di alcuni tesserati da Base Popolare mi sorprende e rammarica. Mi sorprende perché, con tutti loro, si è parlato di programma verificando una totale condivisione e una comune volontà di portarlo avanti. Mi sorprende anche perché, si era detto e condiviso, che il programma veniva prima delle scelte di schieramento. Venendo meno ad una linea di principio i dimissionari si sono dimostrati incoerenti e pregiudizialmente ancorati alla candidatura di Ricci.
Mi rammarico perché, conoscendoli, so bene che non sono estremisti di sinistra mentre hanno deciso di collocarsi in uno schieramento dominato da quelli estremisti ideologici che condizioneranno fortemente linea leggasi Fratoianni ed i pentastellati di Conte (un movimento ben lontano dai principi delle origini).
Sono certo che non passerà molto tempo per cui si pentiranno di aver fatto una scelta avventata che stride con la loro formazione politico-culturale.
Se così dovesse essere, facciano presto a fare marcia indietro perché potrebbero volerlo fare quando sarà troppo tardi”.
Dott. Emanuele Petrucci
Coordinatore Base Popolare
Provincia di Pesaro e Urbino