Petrucci alla Provincia: “Trasparenza negata per 11 anni e privilegi per Matteo Ricci. Ora deciderà la Corte dei Conti”

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PESARO – “Il presidente Paolini continua a menare il can per l’aia. Ci tiene a precisare che i decreti di organizzazione sono pubblici dall’inizio del 2025 sull’albo pretorio. Ma per 11 anni sono stati volontariamente nascosti: sotto la voce “decreti di organizzazione”, ci sono finiti un numero imprecisato di provvedimenti – dalle nomine apicali alle retribuzioni di risultato – eludendo le più banali norme sulla legalità, nascondendosi dietro uno statuto provinciale del 2014 voluto dall’allora presidente della provincia Matteo Ricci. Lo stesso, tra l’altro, a cui l’ente ha attribuito una delle sale più prestigiose, quella dei mosaici, a titolo gratuito per 5 anni. Sono ovviamente soddisfatto che, dopo un valzer di carte tra me e l’amministrazione provinciale, dopo le segnalazioni al Ministero, alla Prefettura e all’Anac, sia stato modificato lo statuto e gli atti siano finalmente accessibili ai cittadini, ma non facciamo apparire come un merito ciò che era scontato: la pubblica amministrazione ha l’obbligo di pubblicare ogni documento ufficiale sull’albo pretorio per la validità giuridica, ma la Provincia di Pesaro e Urbino non l’ha fatto per oltre 11 anni. Proprio di questo parleremo lunedì 22 dicembre a Roma nella sala stampa della Camera dei deputati, in un convegno organizzato da Base Popolare a cui parteciperà anche l’onorevole Ettore Rosato”.

A margine del consiglio provinciale di mercoledì 17 dicembre, il sindaco di Mombaroccio Emanuele Petrucci annuncia l’esposto avanzato alla Corte dei Conti: “Il sistema pubblico deve essere trasparente ed equo. E concedendo la sala mosaici all’europarlamentare Matteo Ricci un bene pubblico è stato tolto alla disponibilità della collettività, per essere dato ad un politico, per di più a titolo gratuito, per 5 anni. E’ necessario fare chiarezza sulla questione e per questo ho formalizzato l’esposto alla Corte dei Conti per un potenziale danno erariale derivante dalla gestione di beni e spazi della Provincia di Pesaro e Urbino. Il regolamento provinciale sulla concessione delle sale approvato nel 2020 è chiaro: gli spazi della sede di via Gramsci possono essere concessi solo ad organismi collettivi, e inibisce la concessione per utilizzo privato. Invece è stato siglato un accordo con l’onorevole Ricci, della durata di cinque anni, a cui viene chiesto, peraltro, solo il pagamento delle utenze senza un canone d’affitto. Questo ha creato un danno legato non solo al mancato introito, ma anche all’impossibilità per associazioni e altri enti di usufruire di un bene pubblico. Anche in questo caso emerge la totale assenza di attenzione nei confronti della collettività, imboccando la strada della cura degli interessi del singolo. La provincia ha archiviato la mia richiesta di revoca in autotutela della sala a Matteo Ricci, che ancora ne usufruisce. A questo punto sarà la Corte dei Conti ad accertare verità e responsabilità”.

Emanuele Petrucci
Sindaco di Mombaroccio
Coordinatore provinciale di Base Popolare

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