Pesaro-Urbino modello di gestione ambientale: raccolta differenziata sopra la media regionale

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La provincia di Pesaro Urbino si distingue ancora una volta per i risultati raggiunti nella gestione dei rifiuti urbani. Il nuovo rapporto 2024 di ARPAM fotografa una realtà in cui la raccolta differenziata cresce e si consolida, superando di gran lunga gli obiettivi fissati dalla normativa nazionale. Le Marche confermano la loro posizione tra le regioni più virtuose del Paese, con una media di raccolta differenziata pari al 71,97% e una produzione pro capite stabile intorno ai 512 chilogrammi l’anno. Un dato che mostra maggiore attenzione da parte dei cittadini e un sistema sempre più efficiente. In questo contesto, Pesaro Urbino rappresenta un punto di forza. La provincia non solo garantisce livelli elevati di raccolta, ma contribuisce in modo significativo alla qualità del riciclo grazie a una filiera ben strutturata. Tra i materiali più intercettati figurano l’organico e la carta, seguiti da vetro, plastica e metalli. Gli impianti locali svolgono un ruolo centrale: oltre il 69% dei rifiuti biodegradabili viene trattato in strutture marchigiane e sono in fase di potenziamento nuovi sistemi di digestione anaerobica, che permetteranno di produrre energia rinnovabile dal rifiuto organico. Positivi anche i numeri relativi ai RAEE e ai rifiuti da spazzamento, con oltre l’80% avviato al recupero. Il quadro tracciato da ARPAM evidenzia una realtà già avanzata, ma con margini di miglioramento: ridurre ulteriormente la quota di indifferenziato e innalzare la qualità del riciclo. Un percorso che consolida la vocazione “green” di Pesaro Urbino, pronta a confermarsi tra i territori più innovativi del centro Italia in tema di economia circolare.

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