Nel tardo pomeriggio del 23 ottobre 2025 i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Pesaro e Urbino, con il supporto del Comando Stazione di Pesaro e la collaborazione del personale dell’AST, hanno sequestrato un impianto di autolavaggio situato a Pesaro. Il provvedimento, convalidato dall’Autorità Giudiziaria, è stato disposto nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Pesaro per sfruttamento della manodopera, ai sensi dell’articolo 603 bis del Codice penale. L’operazione è il risultato di un’articolata attività investigativa avviata nel marzo 2025, dopo una serie di controlli ispettivi che avevano già evidenziato irregolarità in materia ambientale e di sicurezza sul lavoro. Le indagini hanno accertato che sette cittadini egiziani, richiedenti asilo e in condizioni di forte vulnerabilità economica, erano impiegati nel lavaggio manuale di autoveicoli in condizioni di sfruttamento.
Secondo quanto emerso, i lavoratori erano reclutati e diretti da tre connazionali, gestori dell’impianto, che li impiegavano in nero fino a dodici ore al giorno, senza concedere riposi settimanali, con retribuzioni di 3 o 4 euro l’ora a fronte degli 8 o 9 previsti dal contratto collettivo nazionale. Venivano inoltre omessi i pagamenti degli emolumenti accessori e gli operai erano costretti a vivere in locali fatiscenti e del tutto inadeguati messi a disposizione dagli stessi datori di lavoro. L’inchiesta, condotta attraverso servizi di osservazione, pedinamenti e testimonianze raccolte dagli ispettori, ha consentito di documentare un grave quadro di sfruttamento e violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori, portando al sequestro dell’impianto e al deferimento dei tre gestori all’autorità giudiziaria competente.















