Pesaro, nuovo ospedale a Muraglia. Oggi il sit-in di protesta: «Struttura in zona pericolosa, la politica ci ascolti ora» (FOTO E VIDEO)

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Si è svolto oggi il sit-in di protesta organizzato dal Comitato No Ospedale a Muraglia di fronte all’ospedale di Muraglia. La manifestazione, prevista ufficialmente per sabato 9 agosto 2025 alle ore 8:30, mira a sensibilizzare cittadini e istituzioni sulle «gravi criticità urbanistiche, ambientali e idrogeologiche» legate alla costruzione del nuovo nosocomio nell’area.Il comitato, formato da residenti del quartiere, denuncia un «attacco urbanistico senza precedenti», con torri alte fino a 40 metri in un contesto di case a due piani, viabilità inadeguata, rischio idrogeologico elevato, abbattimento di boschi ventennali e costi ritenuti fuori controllo.

Daniela Ferri – Comitato No Ospedale a Muraglia | Foto di Stefano Bargnesi

Daniela Ferri: «Non siamo contro un nuovo ospedale, ma Muraglia non è il sito giusto»

Daniela Ferri, presidente del comitato, ha ribadito le ragioni della protesta: «Io sono il portavoce di un gruppo di cittadini che già si era attivato negli anni precedenti e che, visto l’andare avanti ingiustificato del progetto, ha deciso di riattivarsi… per cercare di ovviare a un disastro quasi annunciato. Già quando siete arrivati qui avete visto la conformazione del sito: collinare e stretto, con una viabilità limitata che non potrà essere ulteriormente espansa. Inoltre c’è il fiume Genica, che comporta un rischio di esondazione alto e certo, aggravato dalla mancanza di una cassa di espansione adeguata». Ferri ha sottolineato anche le criticità geologiche: «La collina è di natura argillosa, con falde affioranti a pochi metri dalla superficie. Questo comporterà ulteriori spese per evitare allagamenti in cantiere». Sul fronte ambientale, ha ricordato che «qui ci sono molti alberi e un boschetto di oltre 20 anni, insostituibile per il quartiere». «Non siamo contro un ospedale nuovo — ha concluso —, ma questi soldi devono essere spesi in maniera oculata. Il sito di Muraglia non è quello giusto. Perché è stato scelto questo sito a fronte di caratteristiche oggettive già note da anni? La politica deve darci una risposta ora, non quando arriveranno le ruspe».

Pia Perricci, avvocato | Foto di Stefano Bargnesi

Pia Perricci: «Progetto in violazione della normativa antincendio»

Pia Perricci, avvocato che segue il caso, ha rivelato nuovi sviluppi: «È stata depositata una denuncia in procura ricostruendo tutte le movimentazioni documentali che hanno portato a Muraglia. Il 1° luglio abbiamo avuto riscontro dai Vigili del Fuoco che il progetto viola la normativa perché non è mai stata chiesta la valutazione antincendio obbligatoria ex articolo 3 del DPR 151/21». Perricci ha ricordato che «nel 2011 e nel 2014 lunghe relazioni indicavano Muraglia come il peggior sito», mentre «nel 2021 una relazione di sole 10 pagine, firmata da una commissione con membri privi di competenza specifica e due indagati per altre vicende, ha ribaltato quelle conclusioni, ignorando il piano di protezione civile che classifica la zona a rischio alto rosso». L’avvocato ha anche evidenziato la questione delle alternative: «A Case Bruciate si potrebbe realizzare un polo sicurezza con ospedale da 1.500 posti e parcheggi in superficie, con una spesa inferiore di oltre 30 milioni di euro. La Regione non deve sottostare a ricatti politici: il progetto si può spostare». Infine, ha annunciato nuovi passi legali: «Mi è stato chiesto di presentare un ricorso al TAR contro il provvedimento provinciale che ha autorizzato l’abbattimento di alberi e strutture senza che l’edificio sia stato ancora costruito. Questo, anche in virtù del documento dei Vigili del Fuoco che dice chiaramente: quel progetto non è stato valutato da noi, e noi siamo gli unici che possiamo farlo».

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