Pesaro: Mengucci, Della Dora, Frenquellucci e Murgia: “Condanniamo con fermezza le esternazioni sessiste in Consiglio comunale”

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Le sottoscritte, in qualità di assessore e cittadine attive, esprimono la propria ferma condanna per le continue e inaccettabili esternazioni di un consigliere comunale, che ormai da tempo travalicano i limiti della decenza e del confronto politico, sfociando in espressioni di chiaro carattere sessista e offensivo. Ringraziamo il consigliere Bernardi per aver pubblicamente sollevato la questione a nome di tutte e di tutti. Ribadiamo con forza che l’Assise comunale è la massima istituzione democratica della nostra città: un luogo serio, deputato al confronto politico sui temi che riguardano la cittadinanza. Non può, né deve, essere trasformato in un palcoscenico per battute goliardiche o – peggio – per la diffusione di frasi sessiste e discriminazioni di genere.

Un linguaggio del genere non è in nessun modo accettabile, a prescindere dal contesto o dalle intenzioni di chi lo pronuncia. Non è giusto “lasciar correre” o sorvolare, perché non è questa la normalità che vogliamo. E sottolineiamo che la buona fede di chi ha pronunciato quelle parole non le giustifica. Un linguaggio che offende e umilia non è mai “una leggerezza” né può essere giustificato dall’intenzione di chi lo pronuncia: come la legge non ammette ignoranza, così la responsabilità del linguaggio è parte del ruolo istituzionale che ciascun rappresentante è chiamato a esercitare.

Parole e atteggiamenti sessisti non offendono solo le donne, ma l’intera comunità politica e democratica. Nelle istituzioni, nei luoghi di rappresentanza e nella vita pubblica non c’è e non ci potrà mai essere spazio per simili condotte, in totale contrasto con i valori di rispetto, uguaglianza e inclusione che l’Amministrazione comunale si impegna a promuovere ogni giorno. In tal senso, non possiamo non ricordare le recenti parole della sindaca di Genova, Silvia Salis, che ha denunciato pubblicamente le gravi offese e gli insulti sessisti ricevuti online per il solo fatto di essere una donna che ricopre un ruolo istituzionale. Il suo intervento conferma quanto sia ancora necessario un impegno quotidiano per scardinare la cultura patriarcale e le sue forme di violenza verbale.

Ci avviciniamo al 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una data simbolica, ma anche un impegno quotidiano per l’Amministrazione comunale e per le tante realtà del territorio che lavorano costantemente contro ogni forma di violenza, discriminazione e sopraffazione. Un impegno quotidiano che l’Amministrazione comunale porta avanti in ambito sociale, culturale ed educativo.

È importante ricordare che la violenza parte dalle parole: il linguaggio contribuisce a creare cultura, a generare stereotipi e a legittimare comportamenti che possono sfociare in atti ben più gravi. Esiste una vera e propria “scala della violenza” che parte dalle espressioni sessiste apparentemente innocue fino a quelle apertamente violente e misogine. Per questo è fondamentale riconoscere e condannare anche le forme più sottili di sessismo linguistico, perché ogni parola ha un peso e ogni parola costruisce – o distrugge – il rispetto. Come donne, come amministratrici e come cittadine, ribadiamo il nostro impegno per una Pesaro giusta, rispettosa e libera da violenza e discriminazione. Un’Amministrazione che riconosca il valore della parità di genere si raggiunge attraverso la lotta per la parità di diritti, ma anche attraverso il riconoscimento delle differenze e la celebrazione delle diversità. Il rispetto non dev’essere un’opzione ma la regola. Ogni parola conta, ogni parola costruisce il futuro che vogliamo.

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