Nella giornata di ieri, 29 ottobre, l’Ufficio immigrazione della Questura di Pesaro e Urbino ha eseguito l’espulsione con accompagnamento alla frontiera di un cittadino nigeriano irregolare, già gravato da precedenti per lesioni personali, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
L’uomo da tempo aveva stabilito la propria dimora sul marciapiede adiacente alla farmacia vicino all’auditorium Scavolini, dove trascorreva le giornate dormendo, lavandosi con bottiglie d’acqua e utilizzando l’area come spazio personale, suscitando disagio e preoccupazione tra i residenti. Ogni tentativo di allontanamento aveva incontrato la sua resistenza, rendendolo un elemento di disturbo e potenziale pericolo per la sicurezza pubblica.
Determinante, in questa fase, il supporto dei medici del Dipartimento di Salute Mentale dell’Ast1 di Fano, che hanno fornito le prime cure all’uomo. Anche i familiari presenti in Italia, contattati dall’Ufficio immigrazione, avevano espresso l’auspicio di un suo ritorno in Nigeria, preoccupati per le sue precarie condizioni di vita e per il rifiuto di ogni forma di assistenza sociale.
L’operazione di rimpatrio, particolarmente complessa, ha richiesto l’impegno di almeno quattro operatori di polizia e personale sanitario per l’accompagnamento all’aeroporto di Fiumicino. Da lì l’uomo è stato imbarcato su un volo diretto a Lagos, con una scorta specializzata della Polizia che lo ha seguito fino al rientro in patria.















