Pesaro – Dimissioni dell’assessore Frenquellucci, attacco del centrodestra: «È la fine del campo largo»

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“Una giunta allo sbando, travolta da dimissioni, caos decisionale e figuracce nazionali che stanno danneggiando l’immagine della città. Le dimissioni dell’assessora Francesca Frenquellucci non sono un episodio isolato o personale, sono il sintomo di un disagio politico profondo, di un’amministrazione priva di una direzione chiara, nata da equilibri interni al PD e costruita con il bilancino delle correnti più che con un progetto coerente per la città. A farne le spese è chi lavora in giunta, e soprattutto Pesaro, ostaggio di dinamiche interne che nulla hanno a che vedere con l’interesse pubblico. Con le dichiarazioni dell’assessora in cui ha ammesse di essere stata maldigerita fin dal primo giorno, si ha la certificazione della fine del campolargo a Pesaro e dell’accordo PD-5 Stelle”. Cosi’ i consiglieri comunali di centrodestra di Fratelli d’Italia (Serena Boresta, Cristina Canciani, Giovanni Corsini, Daniele Malandrino, Michele Redaelli, Lega (Dario Andreolli), Pesaro Svolta (Marco Lanzi, Giulia Marchionni), Forza Italia (Antonio Bartolomei, Giovanni Dallasta, Mauro Marinucci) in conferenza stampa.

“A questo si aggiunge il caos totale sulla gestione dei rifiuti, una decisione calata dall’alto che ha sconfessato anni di scelte consolidate, costringendo l’intera maggioranza a un’umiliante retromarcia. Una prova clamorosa di improvvisazione, che ha messo in imbarazzo assessori, consiglieri e forze politiche della stessa coalizione, spaccando il PD e mettendo in fuga 5 Stelle e Verdi, che si sono trovati davanti a una linea politica annunciata senza alcun confronto. Una gestione verticistica che certifica l’incapacità del sindaco Biancani di guidare un percorso condiviso e governare una coalizione ormai implosa”. “E poi c’è la figuraccia planetaria della statua di Pavarotti finita nella “trappola di ghiaccio”, un caso che ha portato Pesaro sulle cronache nazionali e internazionali per motivi che avremmo volentieri evitato. Una figuraccia resa ancora più grave dal comportamento del sindaco, che prima cavalca l’ironia con meme e hashtag dal proprio profilo, ridicolizzando di fatto il monumento e l’artista, e poi, davanti allo scandalo, prova a scaricare la responsabilità sull’assessora e sui tecnici, dichiarando addirittura di non essere stato informato. Un atteggiamento incoerente e sfuggente, che dimostra come la responsabilità venga invocata solo a parole, mentre nei fatti prevale la ricerca del capro espiatorio”.

“La giunta Biancani è priva di credibilità, logorata da divisioni interne e incapace di garantire stabilità amministrativa. Una città gestita con improvvisazione permanente, dove ogni scelta si trasforma in una retromarcia, in un caso mediatico o in un danno d’immagine. E’ la fine del campolargo. Il Sindaco non può limitarsi a sostituire un assessore con un altro, perchè non siamo davanti ad una questione personale. Il sindaco faccia un gesto di responsabilità autentica: certifichi e porti in consiglio comunale la crisi politica della sua maggioranza e si conti, altrimenti tragga le conseguenze politiche di questo disastro ed il suo fallimento. Alla città non serve un’amministrazione che naviga a vista e scarica solo le proprie colpe sugli altri”.

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